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Il mercato dell'arte e dei beni da collezione - Report 2024

Il mercato dell’arte frena per le incertezze macroeconomiche e le tensioni geopolitiche. Fatturato globale delle case d’asta in calo. Tengono i Passion Assets, stallo per gli NFT e la Cryptoarte, mentre cresce la domanda dei collezionisti Millennial e Gen Z.

Milano, 11 aprile 2024 – Dopo un 2022 da record, il mercato dell’arte ha vissuto un 2023 di fisiologico assestamento, registrando un calo di fatturato complessivo a livello globale del 3% circa (-18,2% se viene incluso l’impatto positivo non ricorrente delle Single Owner Collection 2022). La sostanziale stabilità del fatturato è causata soprattutto dalle incertezze macroeconomiche e dalle nuove tensioni geopolitiche che hanno caratterizzato la seconda metà dell’anno con impatto di prudenza sia dal lato degli acquirenti che da quello dei venditori. È quanto emerge dall’edizione 2024 del report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private, presentato in anteprima durante la Mia Photo Fair di Milano.

La domanda globale di collectibles ha rallentato soprattutto nella fascia alta del mercato e, in generale, negli ultimi mesi ha prevalso un atteggiamento di maggior prudenza, mentre l’onda di entusiasmo di fine pandemia, iniziata nel 2021 e concretizzatasi nel 2022, ha subito una inevitabile battuta d’arresto, con effetti anche sui prezzi medi dei lotti. Tuttavia, i collezionisti continuano a dimostrare interesse per i beni di qualità nei comparti relativi ad arti visive, beni di lusso, gioielli, borse e design da collezione il che consente comunque il mantenimento di livelli di fatturato comparabili nei due anni 2022 e 2023 depurando il 2022 da impatti non ricorrenti.

Ernesto Lanzillo, Partner e Leader di Deloitte Private Italia

Uno dei trend più interessanti emersi dal nostro report di quest’anno è quello della crescita dei nuovi acquirenti tra le generazioni più giovani, soprattutto under 40, che continuano a trainare la domanda come diretta conseguenza della digitalizzazione e delle strategie di espansione delle principali major. I nuovi acquirenti hanno determinato, negli ultimi anni, una crescente attenzione per alcuni artisti millennial ultra-contemporanei, nonché per i beni della categoria del lusso, tra cui design, borse e gioielli.

Barbara Tagliaferri, Partner e Art&Finance Coordinator di Deloitte Italia

Tra i trend più interessanti possiamo sicuramente citare anche il grande progresso per i comparti del lusso, tra cui in particolare design da collezione e orologi. Beni che possono risultare spesso di più semplice comprensione rispetto all’arte – in primis l’arte contemporanea –, soprattutto per nuovi acquirenti nel settore dei Passion Assets.

Roberta Ghilardi, Art&Finance Manager di Deloitte Private Italia

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