I Top 250 retailer più grandi al mondo hanno generato un fatturato pari a 5.110 miliardi di dollari nel corso dell’anno fiscale 2020 (periodo compreso tra luglio 2020 e giugno 2021), segnando una crescita del 5,2%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Sono inoltre riconfermate le prime quattro posizioni della classifica, con prima sul podio l’azienda statunitense Wal-Mart, seguita da Amazon, Costco e la tedesca Schwarz Group.
Nel fiscal year 2020 la top ten si arricchisce anche di un nuovo e-tailer: JD.com. Il gigante dell’e-commerce cinese e principale rivale di Alibaba nel mercato dell’online acquista quattro posizioni rispetto al fiscal year 2019, classificandosi ora al nono posto, a riconferma del fatto che i canali di vendita online sono diventati sempre più rilevanti a livello globale.
Per quanto riguarda il mercato italiano, Conad si conferma il primo colosso italiano, collocandosi al 61° posto, seguita da Coop in 77° posizione, Esselunga al 116° ed Eurospin, che guadagna dieci posizioni collocandosi al 153° posto.
In generale, il fiscal year 2020 registra un andamento positivo delle vendite rispetto all’anno precedente: tre su quattro dei player del nostro paese presenti nella classifica Top 250 chiudono l’anno con revenue anno su anno in crescita rispetto al precedente (ad eccezione di Coop che subisce una leggera inflessione).
I retailer di tutto il mondo stanno reindirizzando le proprie strategie di business e gli investimenti verso una crescita più sostenibile e responsabile del settore, spinti dai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, dalle nuove normative e dalla maggior attenzione degli investitori.
Guardando alla classifica Top 250, le aziende non considerano più solamente quanto i propri prodotti siano sostenibili, ma si spingono a valutare quanto lo sia il brand in generale, rendendo così la sostenibilità una componente core delle proprie attività.
Il commento di Enrico Cosio
Deloitte Partner responsabile del settore Retail, Wholesale & Distribution
Nel FY2020, l’anno della pandemia, assistiamo alla rapida crescita di numerosi player del mondo retail: gli e-commerce sono esplosi grazie al moltiplicarsi degli acquisti online, le aziende specializzate in food & drink che principalmente interagivano con ristoranti e il mondo dell’hospitality hanno visto aumentare le vendite grazie al passaggio al consumo casalingo di numerosi prodotti, e i retailer specializzati in bricolage e fai da te hanno avuto enormi benefici grazie alle attività di rinnovamento delle abitazioni per adattarle alla nuova vita da smart working. Considerando l’arco temporale fiscal year 2015 - fiscal year 2020, la performance aggregata dei Top 250 retailer si è rivelata piuttosto stabile in termini di crescita delle vendite e dei margini.