Ad oggi la maggior parte delle organizzazioni nel campo del settore Life Sciences e Health Care ha solo parzialmente utilizzato il potenziale dell'Intelligenza Artificiale, applicandola principalmente all’automazione di attività ripetitive e processi aziendali standard. Tuttavia, l'intelligenza artificiale è ormai ampiamente riconosciuta nell’ambito strategico delle aziende e una sua applicazione sistematica e diffusa potrebbe portare a risultati eccezionali.
Nel combinare questa tecnologia ai campi della medicina e della scienza, le aziende guardano a nuove opportunità per trasformare alcuni dei loro processi più critici e ottenere un vantaggio competitivo sostenibile. Ad esempio, l'intelligenza artificiale può accelerare lo sviluppo di farmaci, aiutare la commercializzazione dei prodotti in modo più efficace e rendere le catene di approvvigionamento più intelligenti e reattive.
Un sondaggio condotto da Deloitte sull'uso dell'Intelligenza Artificiale nel settore ha evidenziato che più del 60% delle aziende ha speso oltre 20 milioni di dollari in progetti di AI nel 2019 e oltre il 50% degli intervistati ha previsto per il 2020 un aumento dei propri investimenti in Intelligenza Artificiale. Inoltre, l'intelligenza artificiale sta già dimostrando il suo valore nel rendere i processi più efficienti, con il 43% delle aziende intervistate che ha riportato successi in questo campo. Non solo: entro i prossimi cinque anni si prevede un impatto dirompente nell’ambito della ricerca e sviluppo (R&S) biofarmaceutica, in particolare per quanto riguarda la scoperta di nuovi farmaci.
In ambito sanitario, l'adozione dell'AI è allo stadio iniziale, ma si prevedono già profondi cambiamenti sull'assistenza sanitaria e sulle sue modalità di erogazione. Oggi la maggior parte dei primi casi d'uso di Intelligenza Artificiale nell'assistenza sanitaria si concentra su attività amministrative e automazione di base, piuttosto che su applicazioni cliniche. Tuttavia stanno emergendo applicazioni più avanzate, che dimostrano la fattibilità pratica in casi d'uso clinici sofisticati come ad esempio, l'uso dell'AI nella diagnostica per immagini.
Le attività relative ai pazienti che potrebbero trarre grandi benefici dall'AI vanno dalla prenotazione più rapida a visite più efficienti, fino alla creazione ed esecuzione di piani di trattamento personalizzati basati su un insieme complesso di dati quali la storia medica del paziente, informazioni sul suo stile di vita, la sua composizione genomica e le sue preferenze personali. Questa personalizzazione senza precedenti potrebbe creare un valore significativo sia per i pazienti sia per i gli erogatori di prestazioni sanitarie. Se usate al massimo della loro potenzialità, le innovazioni sanitarie e le tecnologie come l’AI consentiranno quindi di ridisegnare il modo in cui siamo abituati a pensare al concetto di cura e prevenzione, migliorando le prestazioni del sistema sanitario per tutti gli stakeholder del settore.
Guardando all’attuale contesto nazionale, l’innovazione e la digitalizzazione sono elementi cardine su cui puntare anche per utilizzare le risorse del PNRR destinate alla salute, che ridisegneranno il futuro del settore per accrescere il benessere di tutta la società. Una vera svolta digitale e innovativa può realizzarsi, infatti, solo con investimenti mirati su tecnologia, innovazione e ricerca, e con incentivi pubblici che possano creare le condizioni giuste per il consolidamento di un ecosistema della salute più competitivo e dinamico. In questo contesto, inoltre, le organizzazioni nel settore avranno bisogno sempre più di una visione e di una strategia chiara per sfruttare il potenziale tecnologico e digitale, ma anche di una infrastruttura IT adeguata, sicura ed un capitale umano con le giuste competenze. L’importanza dell’innovazione applicata all’ambito della salute, infatti, è un’operazione che può portare valore aggiunto a tutto il sistema Paese e dare un contributo fondamentale per la ripartenza della nostra economia.