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Strategie contro il caro prezzi nel settore alimentare

Un approfondimento dei dati del Global State of the Consumer Tracker

Orientamento al risparmio e nuove leve d'acquisto: il sentiment dei consumatori e le prospettive per le aziende Food a confronto

L’aumento dei prezzi resta una fonte di preoccupazione per i consumatori italiani, che fanno fronte alla riduzione del potere d’acquisto attraverso oculatezza nelle spese alimentari e un maggiore ricorso ai risparmi. È un trend consolidato negli ultimi mesi nelle rilevazioni del “Global State of the Consumer Tracker” che trova conferma nei dati di maggio 2023: solo il 29% degli intervistati in Italia dichiara di avere budget disponibile a fine mese e uno su due è preoccupato per i propri risparmi.

Il caro prezzi nel Food e gli effetti sulle scelte di acquisto

 

Analizzando le abitudini di consumo negli ultimi cinque mesi, metà dei comportamenti di acquisto analizzati è connessa a una maggiore frugalità. L’aumento dei prezzi porta i consumatori a limitare gli sprechi: il 49% compone i pasti sulla base del cibo già acquistato e oltre uno su tre si dota solo dell’essenziale. In generale, si registrano però meno compromessi in termini di qualità del cibo: solo il 21% usa ingredienti a basso costo. C'è invece più apertura verso i prodotti “white label”, a marchio del punto vendita o del distributore.

I 5 archetipi di consumatori per approccio al cibo

 

Al di là del prezzo, sulla base dei dati del Consumer Tracker, altri fattori permettono di stilare alcune categorie di consumatori italiani:

  • I salutisti – L’archetipo maggiormente diffuso: chi pone maggiore attenzione a salute e benessere nelle proprie scelte nutrizionali, a conferma della percezione di uno stretto legame tra alimentazione e stato fisico. La diffusione dei salutisti cresce all’aumentare del reddito, arrivando a rappresentare il 45% del totale dei consumatori a più alta disponibilità economica.
  • I frugali – Secondo gruppo per diffusione: consumatori che prediligono pasti semplici e a buon mercato. Attitudine più presente nelle famiglie a minore reddito.
  • I comodi – Terzo profilo sul panorama (e trasversale per fasce di reddito): consumatori che apprezzano facilità e velocità di preparazione e acquisizione dei prodotti.
  • I gourmet – Nicchia minore nella popolazione: entusiasta della sperimentazione e del buon cibo. Tale categoria si compone in maggior misura di giovani e di consumatori più facoltosi.
  • I sostenibili – Anch’essa limitata nella popolazione: è più attenta alla sostenibilità del cibo e consapevole degli impatti di produzione e consumo. Sensibilità più marcata tra i giovani ma in maniera trasversale per livello di reddito.

Scarica l’articolo per approfondire i profili dei consumatori e i dati di consumo nel settore alimentare.

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