Key findings
Per il sistema produttivo italiano, e in particolare per la manifattura e il commercio al dettaglio, il 2024 è un anno di fiducia. Le imprese più grandi si aspettano un aumento della produzione, seppure in un percorso impervio. L’obiettivo congiunto è quello di perseguire una crescita dei margini, ma evitando di fare leva sul fattore prezzo.
Per comprendere le azioni prioritarie per lo sviluppo delle aziende del settore Consumer Products, Deloitte ha realizzato una ricerca su un campione di 150 imprese con almeno 50 dipendenti. L’indagine è stata condotta su imprenditori e dirigenti di 60 realtà del mondo food e 90 del mondo non-food, su tutto il territorio italiano.
Il grande ostacolo da superare resta l’aumento dei costi di produzione, per ben l’85% delle aziende di prodotti di largo consumo intervistate, seguito dalla competizione dei nuovi player del settore, che preoccupa circa la metà di queste.
Le grandi realtà sono però coscienti che non è più possibile – come fatto nel 2023 – agire sulla leva dei prezzi, data l’erosione del potere d’acquisto dei consumatori. In questo scenario, emerge la tendenza a guardare al proprio interno soluzioni per ottimizzare processi.
Analizzando le strategie e priorità prevalenti tra le imprese, si identificano questi tre ambiti chiave.
In tema di supply chain, queste intendono dotarsi di strumenti per pianificazione e flessibilità dei processi, con una migliore visibilità a monte e a valle, non escludendo di ricorrere a operazioni di M&A.
Sul piano della sostenibilità, questa è percepita come essenziale per la competitività di medio-lungo periodo per 6 aziende su 10. Infine, l’innovazione tocca principalmente lo sviluppo prodotto, ma anche l’approccio al mercato: per 4 su 10 le vendite online costituiranno il 20% del totale entro i prossimi 3 anni.
Partendo dalla prospettiva delle imprese medio-grandi, questo report analizza i trend di mercato e le soluzioni da applicare per rendere il proprio business a prova di futuro, fornendo alcuni spunti per mettere a fuoco le priorità d’intervento di breve e medio termine.