Anche nel settore dei viaggi e turismo, i consumatori italiani si dimostrano attenti all’ambiente, anche al punto di spendere maggiormente per soggiorni a minore impatto ambientale. È quanto emerge dalla nuova ricerca condotta da Deloitte in collaborazione con AICEO-Associazione Italiana Ceo, che analizza l’impatto della sostenibilità sulla filiera del turismo italiano. La ricerca ha coinvolto, tra l’estate e l’autunno 2022, consumatori italiani e i principali operatori del settore.
I temi legati alla crisi climatica hanno prodotto un cambiamento valoriale anche nei consumatori italiani, per cui il viaggiare sostenibile è un trend in costante crescita.
Un importante dato emerso è che la maggioranza degli italiani oggi sembra essere disposta a pagare un sovrapprezzo pur di potere usufruire di servizi e operatori che lavorano in maniera sostenibile.
Circa la metà dichiara di poter spendere entro il 10% in più, mentre circa il 20% si spingerebbe fino al 15-20% in più. Il maggiore investimento deve però essere avallato da informazioni accurate e affidabili sulle attività e iniziative degli operatori.
In questo scenario, emerge chiara la necessità e la responsabilità per la filiera turistica di comunicare bene l’impegno per la sostenibilità.
Il commento di Tommaso Stranieri, Hospitality Leader
«Dalla nostra ricerca emerge che la maggioranza dei viaggiatori oggi riconosce il valore e la necessità di pratiche di gestione sostenibili da parte degli operatori del turismo. Ma non solo: più di uno su due dice di essere disposto a pagare un sovrapprezzo, a patto che tali pratiche siano effettivamente riconoscibili ed efficaci. La consapevolezza di tale orientamento deve indurre gli operatori del turismo italiano a consolidare gli interventi fatti finora e ad avviarne dei nuovi, anche facendo leva sulle agevolazioni e sui fondi disponibili legati alla transizione ecologica».