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Obiettivo sostenibilità

Nuove traiettorie di sviluppo per il turismo italiano

Lo studio Deloitte in collaborazione con AICEO segnala una crescente attenzione dei turisti verso modalità di viaggi sostenibili e servizi green certificati.

Anche nel settore dei viaggi e turismo, i consumatori italiani si dimostrano attenti all’ambiente, anche al punto di spendere maggiormente per soggiorni a minore impatto ambientale. È quanto emerge dalla nuova ricerca condotta da Deloitte in collaborazione con AICEO-Associazione Italiana Ceo, che analizza l’impatto della sostenibilità sulla filiera del turismo italiano. La ricerca ha coinvolto, tra l’estate e l’autunno 2022, consumatori italiani e i principali operatori del settore.

Il turismo sostenibile per gli italiani

 

I temi legati alla crisi climatica hanno prodotto un cambiamento valoriale anche nei consumatori italiani, per cui il viaggiare sostenibile è un trend in costante crescita.

  • Il 64% dei turisti italiani è influenzato nelle proprie decisioni di viaggio da considerazioni legate ad ambiente e sostenibilità. Cifra che sale al 71% per gli under 35.
  • Il turismo sostenibile è associato alla tutela del territorio (per il 60% degli intervistati) e alla riduzione dell’impatto ambientale tramite mezzi di trasporto ecologici (52%).
  • Il 75% ritiene che la crescita del turismo sostenibile sia un elemento chiave per la svolta del nostro Paese verso una transizione ecologica strutturata e diffusa capillarmente sul territorio.
  • Il 63% degli intervistati predilige mete turistiche locali per incentivare il turismo di prossimità e rivalutare i borghi del proprio Paese.
  • Il viaggio “like a local” è ritenuto un modo per supportare l’economia locale, anche scegliendo ristoranti che offrono prodotti a KM 0 (45%) o affidandosi a tour operator del posto per le proprie escursioni, con attività che non siano una minaccia per gli habitat naturali e la fauna locale (41%).

Un importante dato emerso è che la maggioranza degli italiani oggi sembra essere disposta a pagare un sovrapprezzo pur di potere usufruire di servizi e operatori che lavorano in maniera sostenibile.
Circa la metà dichiara di poter spendere entro il 10% in più, mentre circa il 20% si spingerebbe fino al 15-20% in più. Il maggiore investimento deve però essere avallato da informazioni accurate e affidabili sulle attività e iniziative degli operatori.

Le implicazioni per gli operatori nell’offerta di turismo sostenibile

 

In questo scenario, emerge chiara la necessità e la responsabilità per la filiera turistica di comunicare bene l’impegno per la sostenibilità.

  • Per la maggior parte dei turisti (il 77%), anche i siti di booking online e le agenzie di viaggio devono migliorare la segnalazione delle strutture con certificazioni sostenibili per facilitare la scelta del turista.
  • Solo il 30% dei turisti dichiara di trovare con facilità informazioni sulle pratiche sostenibili delle strutture alberghiere o dei mezzi di trasporto.
  • È auspicata la creazione di un portale del turismo sostenibile: il 68% degli intervistati lo troverebbe molto utile per avere un unico punto di consultazione.
  • Per il 47% dei turisti, la disponibilità di informazioni in merito alle politiche ESG di una struttura impatta sulla scelta finale dell’alloggio.

Il commento di Tommaso Stranieri, Hospitality Leader

«Dalla nostra ricerca emerge che la maggioranza dei viaggiatori oggi riconosce il valore e la necessità di pratiche di gestione sostenibili da parte degli operatori del turismo. Ma non solo: più di uno su due dice di essere disposto a pagare un sovrapprezzo, a patto che tali pratiche siano effettivamente riconoscibili ed efficaci. La consapevolezza di tale orientamento deve indurre gli operatori del turismo italiano a consolidare gli interventi fatti finora e ad avviarne dei nuovi, anche facendo leva sulle agevolazioni e sui fondi disponibili legati alla transizione ecologica».

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