L’Italia si conferma primo Paese del lusso mondiale per aziende presenti in classifica
Dall’analisi risulta che le 100 più grandi aziende di beni di lusso al mondo nel FY2020 hanno generato vendite per 252 miliardi di dollari, di cui il 63% prodotto dalle quindici migliori realtà del lusso.
Guardando all’intera classifica, è il Made in Italy a confermarsi leader indiscusso del settore, con 26 aziende posizionate in graduatoria e quattro nuovi ingressi nella Top 100: Golden Goose, Morellato, Sportswear Company (Stone Island) e CrisConf (Pinko).
L’Italia, inoltre, conferma la sua presenza in Top Ten con il settimo posto del gruppo EssilorLuxottica SA, seguito da Prada e Giorgio Armani rispettivamente al ventitreesimo e ventinovesimo posto, che insieme rappresentano i 3 principali player italiani in classifica.
Sono i grandi gruppi a fare la differenza in tempi di crisi
In un anno particolarmente complesso per l’intero settore, l’importanza dei grandi conglomerati del lusso si è dimostrata determinante per il raggiungimento di buoni risultati finanziari. Testimonianza ne è la Francia che con solo otto aziende in classifica, di cui quattro in top 10, è il paese che ha conseguito performance migliori.
Le nuove frontiere del lusso
La pandemia ha spinto le aziende a compiere mosse audaci nella creazione e nello sviluppo delle proprie strategie digitali, anche in ottica di rivolgersi alle nuove generazioni e creare nuovo appeal modernizzando i marchi. Ne sono un esempio i Non-Fungible Token (NFT), strumenti per verificare l'autenticità e la proprietà di un articolo e che consentono la creazione di skin per gli avatar dei videogiochi.
Il commento di Giovanni Faccioli
Deloitte Fashion & Luxury Leader per l’Italia
In questo periodo di cambiamento e di grande incertezza dovuto alla pandemia, l’appeal delle aziende del settore lusso si è riconfermato. Infatti, pur avendo registrato delle perdite, il comparto è stato capace di re-inventarsi ed accelerare un processo di trasformazione considerevole, portando concetti quali sostenibilità, omnicanalità, economia circolare, innovazione, al centro delle proprie strategie di crescita per i prossimi anni. Oggi più che mai le aziende di questo settore sono in grado di essere vicine ai consumatori in termini di servizio, produzione, ascolto e condivisione dei medesimi valori.