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Deloitte Global Powers of Luxury Goods 2020

The new era of Fashion & Luxury

Key findings

 

  • Il fatturato generato nel FY2019 dalle vendite dei beni di lusso dei primi 100 gruppi al mondo è pari a 281 miliardi di dollari, in crescita di 15 miliardi rispetto all’anno precedente.
  • Per la prima volta, le prime 10 società di lusso hanno contribuito a più della metà delle vendite totali dei beni di lusso delle prime 100 società.
  • EssilorLuxottica (7°), Prada (19°) e Giorgio Armani (26°) sono i tre principali player italiani in classifica.
  • Moncler è l’azienda con le performance complessive più costanti, registrando per tre anni consecutivi una crescita a doppia cifra per vendite e net profit margin.
  • Euroitalia è tra le 10 aziende a crescita più rapida nel periodo FY2016-FY2019, registrando un CAGR del +16.6%.
  • EssilorLuxottica costituisce il 68% delle vendite della categoria borse e accessori nel FY2019.
  • L’influenza del Made in Italy nel panorama globale del lusso è ancora forte: più di un terzo delle aziende nella categoria clothing and footwear è italiano.
  • Con 22 aziende nella Top 100, l’Italia è ancora il primo Paese del settore a livello di presenza, ma contribuisce solo al 12,4% del valore delle vendite totali dei primi cento player.

Le 100 più grandi aziende di beni di lusso al mondo hanno generato vendite per 281 miliardi di dollari nel FY2019, con una crescita di 15 miliardi di dollari rispetto all’anno passato. A tassi di cambio costanti, il tasso di crescita per i primi 100 player è stato del 8,5%, una lieve flessione di 1,1 punti percentuali rispetto al picco di 9,6% raggiunto nel FY2018.
È quanto emerge dalla settima edizione del Global Powers of Luxury Goods, lo studio annuale di Deloitte che esamina e classifica i 100 Top Player del settore Fashion & Luxury a livello globale, sulla base delle vendite consolidate nell'anno fiscale 2019 (che definiamo come l’esercizio di 12 mesi relativo all’anno solare 2019).

Per il terzo anno consecutivo, il quartetto dei migliori player del lusso è composto dai colossi LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SE, Kering SA, The Estée Lauder Companies Inc. Compagnie Financière Richemont SA. Nel FY2019, il gruppo L’Oréal Luxe sostituisce Chanel al quinto posto in classifica; EssilorLuxottica SA rimane stabile al settimo posto.  The Swatch Group perde due posizioni, scendendo al decimo posto.

È nel FY2019 che per la prima volta le vendite aggregate delle aziende della Top 10 costituiscono più della metà delle vendite di tutte le aziende nella classifica di Deloitte: il 51,2%. Inoltre, i net profit delle 9 aziende su 10 che hanno reso pubblico il dato, rappresentano a valore il 71,7% dei net profit totali delle Top 100.

Il commento di Patrizia Arienti
Deloitte EMEA Fashion & Luxury Leader

Il percorso che si sta delineando negli ultimi anni è una forte concentrazione del mercato dettata dalle strategie espansive delle aziende, focalizzate su acquisizioni per differenziare i propri portfolio, entrare in nuovi segmenti di mercato e diversificare la produzione. Per quanto riguarda il nostro Paese, ancora una volta le aziende italiane presenti nella Top 100 sono le più numerose, a riconferma del peso dell’Italia nel mondo del lusso. Guardando al futuro, la maggiore sfida che le aziende del lusso italiane saranno chiamate ad affrontare nel post-Covid sarà quella di essere pronte a fronteggiare il cambiamento. Tradizione e reattività, due elementi che da sempre caratterizzano le aziende Made in Italy, coniugati con modelli di business innovativi e sostenibili, saranno elementi necessari per affrontare le grandi sfide nell’era post-COVID.

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