Durante lo scorso anno, il mercato globale della ristorazione ha raggiunto i 2,6 trilioni di euro, ritornando così in linea con i valori pre-pandemia. Parallelamente, va avanti la crescita della cucina italiana nel mondo, che registra un valore di 228 miliardi di euro (+11%).
Il comparto della ristorazione in Italia – oggi sesto mercato mondiale per dimensioni – segna un incremento del +22%, arrivando a 75 miliardi. Sono queste le principali prospettive delineate nell’edizione 2023 del report Foodservice Market Monitor di Deloitte, che analizza posizionamento, dimensioni e prospettive di crescita nel settore.
Per quanto riguarda i formati di ristorazione, il Delivery registra un forte aumento per il sesto anno consecutivo: la sua market share passa dal 5% al 19% (2016-2022). Il segmento Travel evidenzia però la maggiore crescita sull'anno (+43%, YoY 2021-2022).
A livello di estensione, l’Asia Pacifico rappresenta il 41% del mercato Foodservice mondiale, seguita da Nord America (27%) ed Europa (19%). Secondo le stime, il settore continuerà a crescere nei prossimi anni, con un tasso del +4,5% nel periodo 2022-2027.
La cucina italiana nel mondo raggiunge un valore di 228 miliardi (nel pre-pandemia era di 236 miliardi), registrando una crescita dell’11% rispetto all’anno precedente. A livello globale, il Foodservice italiano ha una significativa penetrazione, del 19%, nel mercato dei ristoranti tradizionali “Full Service”, posizionandosi principalmente come “Value-for-money”. In Italia, i ristoranti tradizionali occupano peraltro la metà del mercato, rendendo il nostro il primo Paese europeo per dimensioni in questo segmento.
Il commento di Tommaso Nastasi
Value Creation Services Leader di Deloitte
La ristorazione si conferma un comparto sempre più importante per l’intera filiera del food. Le imprese di questo settore, per continuare a crescere, dovranno innovare il loro modello di business mettendo i consumatori e la sostenibilità al centro. Un ulteriore salto di qualità del Foodservice non può prescindere dalla coesione tra i diversi attori della filiera, tramite aggregazioni e partnership che valorizzino il territorio e le sue eccellenze imprenditoriali.
Per adeguarsi alle mutate preferenze dei consumatori, gli operatori stanno adattando la loro value proposition sia in termini di innovazione di prodotti, per esempio introducendo più opzioni vegetariane e Plant-Based, che di customer experience, attraverso l’uso di strumenti digitali.