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From now on: Mobility Boost

Si apre una nuova fase

La nuova mobilità rappresenta un tema strategico e offre opportunità non solo ai settori affini, ma anche a quei settori appartenenti ad altri contesti di mercato (oggi il 70% degli europei è disposto ad acquistare servizi di mobilità da operatori non tradizionali) come ad esempio l’Insurance, che può fare leva sulla profonda conoscenza delle abitudini di mobilità della propria base clienti, e l’Energy, che con lo sviluppo di infrastrutture di ricarica possono favorire l’utilizzo di forme di mobilità più sostenibili. L’analisi di Deloitte «From now on: Mobility Boost, si apre una nuova fase» delinea la mobilità del futuro, considerando la crisi indotta dall’emergenza Covid-19.

Gli impatti della pandemia in corso sugli attori/settori della nuova mobilità

 

L’emergenza Covid-19 ha avuto un impatto su tutti i principali settori della nuova mobilità:

  • Automotive con il crollo delle immatricolazioni (-85,4% in Italia), il blocco della produzione industriale e la perdita di 1,1 milioni di lavoratori in Europa;
  • Trasporti con un impatto finanziario subito dall’87% delle aziende operanti nel settore e la cancellazione del 98% dei treni veloci in Italia;
  • Operatori della nuova mobilità con il blocco della circolazione (ad esempio, per il Car Sharing, la contrazione degli utilizzi è stata del 60% con picchi del 70%) e il crollo delle immatricolazioni del comparto Noleggio (-98% per quello a breve termine e -88% per quello a lungo termine nel mese di Marzo 2020 rispetto al 2019);
  • Insurance con una riduzione nel numero degli incidenti (fino all’80%) e nei rinnovi delle polizze auto (-23%) o nella sottoscrizione di polizze per auto nuove (-86,1%) dovuti al minor utilizzo dei veicoli (fino al -95% dei km percorsi per fini ricreativi);
  • Settore pubblico con un incremento dei costi di gestione del trasporto pubblico (distanziamento sociale, interventi di sanificazione, maggior numero di corse, gestione delle code tramite app e servizi on-demand, revisione delle infrastrutture di trasporto, sistemi di tracking individuali e real-time).

Gli impatti del nuovo scenario macroeconomico sull’affermarsi dei modelli di nuova mobilità

 

Sotto il profilo tecnologico, avrà un ruolo la digitalizzazione che potrebbe accelerare lo sviluppo di nuove tecnologie di connettività (es. 5G) con possibili effetti positivi sui servizi di mobilità. La contrazione dei margini e della liquidità, inoltre, potrebbe indurre una riduzione degli investimenti R&D sulle nuove tecnologie (es. connettività, guida autonoma).

Dal punto di vista sociale, l’emergenza influenzerà l’evoluzione dei nuovi modelli di mobilità: soluzioni che garantiscano sicurezza, flessibilità e certezza nella pianificazione delle spese (es. formule “pay-as-you-go”) e l’aumento della fiducia dei clienti verso il canale online e modalità d’acquisto non tradizionali (es. pagamenti digitali tramite app).
 
Per quanto riguarda i modelli di mobilità potremmo assistere all’accelerazione nello sviluppo e adozione delle forme di “micro-mobilità” fino ad oggi considerate marginali (monopattini, bike-sharing, scooter-sharing), in particolare nelle aree urbane medio-piccole e a maggiori difficoltà per Car-Pooling, a causa delle esigenze di distanziamento sociale. Scenario incerto anche per il Car-Sharing (per il quale in Italia si stimano 2,7 milioni di iscritti e 8.800 veicoli in flotta entro il 2023), a seconda del protrarsi della pandemia e della capacità degli operatori di intervenire per garantire la sicurezza degli utenti (es. sanificazioni frequenti delle flotte), con break-even economico raggiungibile nel 2022 (scenario migliore) o 2023 (peggiore). Per quanto riguarda il noleggio, invece, risulterà necessaria l’adozione di formule soluzioni più sicure e flessibili (es. “pay-as-you-go”).

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