Lo Studio di Deloitte Economics, presentato presso il Palazzo della Borsa di Genova, fornisce un’analisi delle performance del tessuto economico della Regione Liguria, con l’obiettivo di evidenziarne non solo gli attuali punti di forza e le criticità, ma anche le opportunità di crescita e i possibili strumenti per migliorarne condizioni produttive, occupazione e attrattività verso gli investitori esteri.
Lo Studio copre quattro principali aree di analisi:
Francesco Iannamorelli, relatore dello Studio, evidenzia i punti di forza, che dimostrano il contributo apportato alla crescita del Nord-Ovest. La Liguria ha avuto negli ultimi due anni una crescita del PIL pro-capite pari a 1,4%, superiore sia al Nord-Ovest (1,0%) che all’Italia (0,9%), ha avuto una crescita del numero di imprese con un livello base di digitalizzazione più che doppia rispetto alla media nazionale, riuscendo a colmare il gap precedentemente esistente e presenta un ritorno degli investimenti sul valore aggiunto superiore al Nord-Ovest e all’Italia, sia nel totale delle attività economiche, sia in comparti come il tessile, in cui il rapporto della Liguria è 4 volte superiore. Ciononostante, resta un rilevante potenziale ancora inespresso legato, ad esempio, all’occupazione giovanile e alla necessità di migliorare la dotazione digitale degli enti pubblici.
Eugenio Puddu, Senior Partner Deloitte e responsabile dell’ufficio di Genova, ha concluso che esistono ancora margini di miglioramento, soprattutto in termini di digitalizzazione della pubblica amministrazione e di efficienza di alcuni settori strategici, come l’industria alimentare e i trasporti. Ha inoltre sottolineato che lavorare su questi aspetti potrebbe consolidare ulteriormente il ruolo della Liguria come polo economico in grado di attirare investitori nazionali e internazionali.
Marco Vulpiani, Senior Partner di Deloitte e Head of Deloitte Economics ha affermato che questo Studio, in linea con i precedenti svolti, conferma la ricchezza e la peculiarità delle nostre singole regioni, che riescono, ciascuna con le proprie eccellenze, a contribuire in modo determinate all’economia nazionale.