La terza edizione della survey Deloitte The Board of the Future analizza la riforma organica che è stata avviata sui temi di corporate governance in primis con la Legge Capitali 21 del 5 marzo 2024 e con la modifica del TUF programmata per il 2025; dopo anni di stratificazione normativa, la riforma che si prospetta mira a delineare un quadro semplificato e razionalizzato basato su requisiti di proporzionalità e sulla valorizzazione dell’autodisciplina e dell’autonomia statutaria.
La generale direzione è quella verso una concezione più moderna e ampia del Consiglio di Amministrazione (CdA), in linea con gli orientamenti di governance a livello mondiale, che affianchi ai compiti di gestione degli amministratori compiti di monitoraggio sulla gestione attualizzati con le più recenti evoluzioni delle strutture proprietarie delle aziende e dell’economia globale avvenuti anche a causa delle grandi crisi degli ultimi anni.
Questo incremento delle aspettative sulle funzioni di supervisione del Board comporta che esso debba soddisfare la richiesta degli stakeholder di trasparenza sulle pratiche e gli impatti aziendali, aiutando al contempo l’organizzazione a definire ed eseguire la propria strategia.
Contemporaneamente ci si aspetta che il Consiglio possegga adeguate competenze aggiornate, acquisisca, analizzi e veicoli le informazioni e gli indirizzi strategici ed i metodi necessari per sviluppare una buona governance aziendale e rispondere alle sfide organizzative.
Il legislatore, dimostrando di fatto una grande fiducia e considerazione delle Aziende italiane e dei loro organi decisionali e l’urgenza di contrastare i fenomeni di listing/forum shopping tende a valorizzare l’autonomia statutaria e consentire alle aziende una proporzionalità di adottabilità della norma adeguata alla struttura societaria ed alla sua valorizzazione e alla preservazione della competitività del mercato italiano.