Posted: 28 Sep. 2022 5 minuti Tempo di lettura

Future of Living: così innovazione e sostenibilità ci aiutano ad affrontare le sfide del presente e a costruire un futuro migliore

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È innegabile: in questi ultimi anni, le abitudini quotidiane di tutti noi sono state stravolte da eventi inaspettati e imprevedibili. L’emergenza sanitaria da covid-19, i conflitti internazionali e la crisi energetica hanno mutato rapidamente e profondamente lo scenario socioeconomico nazionale ed europeo. E, insieme ad esso, il nostro modo di vivere e di pensare all’innovazione.

 

Questo “new normal”, sempre più flessibile, ibrido, sostenibile e supportato da un progresso tecnologico costante, segna un cambiamento deciso nelle modalità con cui affrontiamo la vita quotidiana, personale e lavorativa. I cittadini hanno avuto modo di sperimentare come mai prima d’ora le potenzialità del digitale e delle tecnologie green, acquisendo quindi una maggiore propensione all’innovazione, sempre più vista dal cittadino come elemento chiave abilitante di uno stile di vita più sano, più semplice più sostenibile – in una parola: migliore.

Al tempo stesso, è cresciuta la consapevolezza generale circa l’importanza di vivere in modo maggiormente sostenibile, al fine di contrastare gli effetti del cambiamento climatico: 9 italiani su 10 hanno aumentato il livello di sostenibilità intrinseco nelle azioni della loro vita durante gli ultimi anni. È, questa, una buona notizia: per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti a livello globale, infatti, si rivela sempre più necessaria la diffusione di pratiche sostenibili a livello di singolo individuo. Diffusione che sembra oggi quantomai possibile e vicina, per quanto sfidante, anche grazie alle riforme contenute nei piani di rilancio economico nazionali e comunitari, come Next Generation EU (NGEU) e il nostro PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), dotati di risorse senza precedenti.

 

Sono queste alcune delle evidenze intercettate dalla recente indagine di Deloitte “Future of Living – Innovazione e Sostenibilità Umana”, che ha coinvolto oltre 1.000 persone in Italia. La ricerca ha voluto indagare la prospettiva e le aspettative dei cittadini rispetto alle trasformazioni di questi anni, e, in particolare, rispetto al ruolo dell’ Innovazione e della Sostenibilità. L’ “Innovazione e Sostenibilità Umana” rappresentano infatti la capacità degli individui di innovarsi, con una forte consapevolezza delle sfide del presente, ma anche dell’impatto sociale, ambientale, economico sulle generazioni future.

L’attitudine dell’individuo verso Innovazione e Sostenibilità, e il rapporto che si instaura tra di esse, costituisce il punto focale dell’analisi, la lente con cui leggere le possibilità intraviste nel Future of Living. In particolare, in sette settori del vivere quotidiano: Environment & Energy, Entertainment & Leisure, Mobility, Healthcare, Safety & Security, Shopping & Delivery e Work & Education.

 

Dalla nostra analisi, emerge ad esempio che l’86% degli italiani ha già attivato piani di efficientamento energetico della propria abitazione o lo ha pianificato per il futuro (Environment & Energy); che il 75% pratica sport, in aumento dal 59% pre-pandemia, anche grazie alla disponibilità di nuove soluzioni tecnologiche e di nuovi spazi pubblici dedicati (Entertainment & Leisure); o, ancora, che un terzo degli intervistati in futuro vorrebbe acquistare un’auto elettrica (32%), spinto soprattutto dalla sostenibilità (49%) e dal ridotto impatto ambientale (Mobility). In ambito sanitario (Healthcare), l’utilizzo della telemedicina è aumentato di oltre 30 volte da febbraio ad aprile 2020, e ad oggi continua a crescere di oltre il 30%. Ciononostante, la maggioranza degli italiani continua a preferire un approccio tradizionale, con 7 italiani su 10 che preferiscono un servizio in presenza, e più della metà (52%) che predilige il medico di famiglia come figura di riferimento. Sul fronte della sicurezza (Safety & Security), gli Italiani si dichiarano positivi: più dell’80% pensa che le soluzioni innovative possano migliorare la sicurezza fisica e digitale delle persone, mentre i rischi digitali (attacchi hacker, virus informatici, furto d’identità, acquisti online) preoccupano solo il 56% dei rispondenti. La crescita degli acquisti online (Shopping & Delivery) è ormai consolidata: il 94% degli intervistati dichiara di utilizzare piattaforme online per fare acquisti, adottando questa modalità soprattutto per risparmiare tempo. E anche per quanto concerne il lavoro e l’istruzione (Work & Education), circa il 70% ritiene che il lavoro e lo studio da remoto saranno sempre più adottati e diffusi entro il 2030.

Sono questi solo alcuni dei dati raccolti dall’ indagine Future of Living, che restituisce un quadro complesso di profondo cambiamento sociale ed economico, dove il minimo comune denominatore sembra essere la fiducia riservata dal cittadino verso l’innovazione: l'80% dei cittadini italiani pensa infatti che l'innovazione contribuirà a migliorare la qualità della vita. Una nuova, potente consapevolezza dei consumatori, che sta già iniziando a stimolare da parte del mercato la generazione di soluzioni innovative e sostenibili, che hanno il potenziale di migliorare gli standard di vita per tutti. Le imprese, facilitate dalle istituzioni, sono quindi chiamate ad un ripensamento rivoluzionario dei loro modelli di business in modo tale da garantire, riconoscere e sfruttare le molteplici opportunità di crescita e sviluppo sostenibile portate dall’ innovazione. Anche per questo, è fondamentale che leader e aziende pongano l’innovazione a guida del cambiamento, e la sostenibilità ambientale ed umana al suo centro. Per raggiungere la società sostenibile che desideriamo, è necessaria infatti una riconfigurazione dell'attuale paradigma industriale, in linea con le aspettative della cittadinanza raccolte da Future of Living.

 

Risulta fondamentale la collaborazione tra le istituzioni e gli attori, per arrivare al raggiungimento degli obiettivi prefissati dal Future of Living di migliorare la qualità della vita, creare un impatto sociale positivo e garantire la sostenibilità ambientale. La gestione integrata dei cambiamenti in atto rappresenta una grande sfida. Una sfida che, nel suo complesso, porterà un nuovo modello di vita per tutti: un “Future of Living” sempre più digitale, interconnesso, equo e green, e in cui faremo sempre più affidamento sull’innovazione come leva abilitante di uno stile di vita più sostenibile e di maggiore qualità.

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Andrea Poggi

Andrea Poggi

Innovation Leader DCM e capo delegazione Deloitte del B7

Andrea Poggi è Global Lead Client Service Partner e Deputy CEO di Deloitte Central Mediterranean (DCM). È a capo della practice DCM Innovation, che ha fondato nel 2014, ed è CEO di Officine Innovazione, la prima firm di Deloitte specializzata in Innovation Management e Open Innovation, che ha fondato nel 2018. Dal 2015 al 2023 Andrea ha ricoperto il ruolo di Client&Industry (C&I) Leader in DCM, portando a un’importate crescita e instaurando partnership strategiche e rilevanti accordi di sponsorizzazione. Nel 2024 Andrea è stato nominato Head of Deloitte Delegation nel ruolo di unico Knowledge Partner di Confindustria che guida, sotto la Presidenza di Emma Marcegaglia, il B7, il principale engagement group del G7, che ha l'obiettivo di rappresentare la business community dei sette Stati economicamente più avanzati del pianeta. All'interno di Deloitte North & South Europe (NSE), Andrea ha guidato dal 2019 al 2023 la practice NSE Innovation, durante la quale ha sviluppato un programma di innovazione comune a 26 GEO, 5 Business e 6 Industries, ottenendo importanti risultati. Dal 2022 al 2023 ha inoltre ricoperto il ruolo di Managing Partner per NSE Growth. Durante i suoi mandati in NSE, Andrea ha fatto parte dell’NSE Exec, del Global C&I Exec e del Global Strategy & Innovation Exec. Nel 2012 ha posto le basi per lo sviluppo di Deloitte Monitor, la boutique di consulenza strategica di Deloitte Italia, con un focus su strategia aziendale e organizzativa, business plan, marketing e M&A. Durante la sua carriera di consulente, si è specializzato nei settori dei servizi finanziari e assicurativi. Con quasi 30 anni di esperienza manageriale nella consulenza strategica, nell'innovazione e nello sviluppo del mercato, Andrea è stato autore di diverse pubblicazioni ed è un riconosciuto thought leader, attivamente coinvolto in eventi della business community. Andrea è stato anche professore universitario di Business Organization e ha partecipato in qualità di relatore e di esperto a numerosi eventi e seminari.