A settembre 2015 è stata aperta a Milano, nella sede di via Tortona 25, l’auditorium multifunzionale di Deloitte Italia. La Greenhouse, progettata dall’architetto Diego Collareda e dall'architetto Mario Cucinella, nasce come ambiente finalizzato a stimolare nuove idee, animare incontri di brainstorming, e condividere in maniera interattiva nuove soluzioni grazie alla tecnologia
Impianto audio con 6.000 watt di potenza, il doppio di una discoteca
40 monitor full HD per un totale complessivo di 2.400 pollici
9 telecamere full HD con rotazione 360° e streaming
150 mq di superficie vetrata, 60 mq nel corpo esterno
60 corpi luce con funzione fonoassorbente a illuminazione led
100% domotica
20 km di cavi: 12 di Ethernet, 1 di fibra ottica, 7 di elettrici
3 tonnellate di acciaio
80% di materiale riciclato (acciaio e vetro)
Fra i primi spazi di questa concezione aperti da Deloitte in Europa, la Greenhouse si inserisce nell’ambito di un progetto più ampio dedicato all’innovazione, e rappresenta un importante investimento volto non solo a accelerare il business del network di Deloitte, ma anche a rendere la società un motore di cambiamento socioculturale. La Greenhouse sarà infatti una spazio aperto, che con diverse iniziative ed eventi sarà a disposizione dei milanesi e dei giovani studenti in particolare.
Scuole e start-up avranno infatti la possibilità di richiedere con una periodicità mensile la disponibilità allo spazio di Deloitte per un’intera giornata dedicata.
Proprio per sottolineare l’apertura di Greenhouse alla città, il taglio del nastro è stato riservato al Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che ha partecipato alla serata insieme all’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno, esponenti delle istituzioni e del mondo dell’innovazione, oltre ai rappresentanti delle tante realtà imprenditoriali che animano zona Tortona.
“È un regalo – dichiara il Presidente e Amministratore Delegato di Deloitte Italy, Enrico Ciai – che facciamo a noi stessi e alla città. Il fatto che Deloitte apra proprio a Milano il suo spazio polivalente dimostra quanto il nostro network tenga a questa comunità con cui opera da sempre a stretto contatto e in grande sintonia. Siamo certi che Greenhouse rappresenterà un segnale di fiducia nelle potenzialità dei futuri talenti italiani e che diventerà per loro un luogo di incontro e di cultura dell’innovazione”.
“Greenhouse è la dimostrazione di quanto Deloitte sia proiettata verso il futuro” – afferma Andrea Poggi, Partner e Innovation Leader di Deloitte – “Mettere un numero così elevato di dotazioni tecnologiche a disposizione dei nostri clienti e dei cittadini ci permette di effettuare un ulteriore salto di qualità nel processo di crescita di Deloitte e della nostra città. Lo spazio ha come scopo quello di animare la cultura dell’innovazione attraverso le nuove tecnologie”.
Greenhouse è allestita con le ultime novità nei campi dell’internet delle cose e dei wearable device. Videocamere per la scansione 3D degli oggetti permettono di visualizzare gli oggetti online e facilitarne la prototipazione. È quindi possibile, tramite semplici gesti, interagire e manipolare gli oggetti mostrati a video. Dei visori per la realtà virtuale a 360 gradi permettono di visualizzare il prototipo per offrire all’utente un’esperienza d’uso immersiva, mostrando luoghi lontani e permettendo di interagire con gli oggetti.
Inoltre una Piattaforma, attraverso svariati sensori, analizza le sensazioni e le emozioni provate in risposta al prototipo che viene mostrato. Il tutto avviene analizzando un insieme di parametri fisiologici come l’espressione facciale, la posizione degli occhi, la conduttanza della pelle, la risposta galvanica della pelle, ricorrendo alle tecnologie di analisi comportamentale.
Il tema dominante della Greenhouse è la trasparenza, evocata dal corpo aggettante che si inserisce nello storico building di Deloitte. Tutti gli elementi che la compongono sono immediatamente visibili da ogni angolazione e tutti gli spazi, anche se aventi funzioni diverse, sono tra loro collegati.
La parte esterna è pulita ed essenziale. Solo vetro e struttura, per uno spazio fisico permeabile. Attraversando delle porte vetrate brunite, ma sempre trasparenti, si passa al nucleo centrale dell'intervento: una grande sala in cui design e tecnologia trovano un giusto equilibrio e la cui filosofia progettuale è la stimolazione dei cinque sensi. L'intervento progettuale ha dato molta rilevanza agli aspetti di comfort visivo, illuminotecnico e acustico. Sono stati impiegati corpi illuminanti a luce LED diffusa, antiabbagliamento, e incassati all'interno di elementi fonoassorbenti che garantiscono un livello di illuminazione diverso a seconda dello scenario pensato e un assorbimento sonoro costante.
Si entra nello allo spazio centrale attraverso un percorso “intimo” di corridoi, senza soluzione di continuità, dove i toni scuri dei pavimenti, delle pareti e dei soffitti sono rotti da “lame di luce” a LED, che rappresentano delle porte stilizzate luminose da attraversare e che accompagnano il cammino alla scoperta di nuove emozioni.