Il nuovo numero racconta, attraverso storie imprenditoriali di successo nell’ambito della ristorazione, i cambiamenti a cui stiamo assistendo: da un parte l’affermarsi di un nuovo consumatore, più attento ai valori della salute e della sostenibilità e alla maggior accessibilità negli acquisti, con una sempre più crescente preferenza per il canale e-commerce reso accessibile grazie anche all’utilizzo di nuove tecnologie, dall’altra la necessità delle aziende del settore di saper cogliere le opportunità provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che vedono nel digitale e nel green i punti cardine di investimento.
Promotore di queste nuove opportunità di sviluppo per le aziende è il Gruppo Intesa Sanpaolo che, da qui al 2026, metterà a disposizione dei finanziamenti a medio-lungo del valore di 410 miliardi di euro, di cui 270 per favorire la crescita e la competitività delle imprese italiane sul territorio. Grande attenzione anche alle aziende dell’Agroalimentare, oggi il 13% del PIL nazionale, che dovranno porre particolare attenzione ai propri investimenti in sostenibilità, economia circolare e transizione digitale. Infatti, secondo una ricerca condotta in ambito Food Industry Monitor, le aziende che investono in sostenibilità hanno performance di crescita superiori e un approccio proattivo all’innovazione.
La fase di emergenza pandemica ha portato all’evoluzione del business della ristorazione e dei servizi di delivery che, da offerta fast food e fast casual per i giovani, sono diventate delle vere e proprie food experience aperte a tutti. Gruppo Langosteria è stato in grado di cogliere il potenziale di un contesto straordinario sperimentando e innovando il proprio modello di business, grazie all’introduzione di un servizio di fine dining personalizzato e a diretto contatto con i clienti che, tutt’oggi, continuano a utilizzare.
Anche l’azienda Longino & Cardenal, che opera nel settore del “luxury food” e da sempre è punto di riferimento per i ristoranti stellati italiani per la ricerca di eccellenze gastronomiche a livello nazionale e internazionale, ha reagito alla pandemia implementando un servizio di “delivery service” aprendosi al rapporto diretto con i consumatori, in grado di soddisfare le richieste di utenti gourmet più esigenti e facendo vivere l’esperienza del ristorante a casa con cibi rari e ricercati.
Le due aziende del food industry, dunque, hanno saputo innovare il proprio modello business, riadattandolo al nuovo contesto di mercato senza trascurare la qualità dei prodotti alimentari che da sempre contraddistingue il Made in Italy e che rappresenta un vantaggio competitivo per le esportazioni italiani estere. Anche nei periodi di crisi, infatti, l’export ha donato respiro all’Italia e si prevede che nei prossimi tre anni la Corea del Sud e il Giappone si aggiungeranno al mercato USA come aree a maggior potenzialità di destinazione dei prodotti italiani esportati, ampliando così le opportunità offerte dal commercio internazionale.
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