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Consumer Sentiment | Analisi del settore Alimentazione e Foodservice

Dove mangeremo quando l’emergenza Covid-19 sarà finita?

Dalle rilevazioni condotte dalla scorsa primavera ad oggi attraverso il Deloitte Global State of the Consumer Tracker emerge che alcune abitudini sedimentate in questo periodo persisteranno ben oltre la fine della crisi sanitaria.
Circa il 55% dei consumatori pensa che in seguito alla pandemia sarà ai fornelli più di quanto facesse prima, mentre solo il 5% ritiene che questa attività si ridurrà.

Siccome il servizio click-and-collect per i cibi freschi ha visto una crescita del +349% rispetto all’anno precedente, la sfida nel prossimo futuro per le aziende produttrici e per i retailer dell’agroalimentare sarà quindi di preservare i margini guadagnati durante la pandemia. Diversamente, per il mondo del Foodservice non basterà attendere la fine dell’emergenza per la ripresa dei consumi ma sarà necessario adattare la propria offerta per cogliere ulteriori opportunità di mercato.

Key Findings

 

  • Secondo alcune previsioni, la voglia di esperienze sensoriali e fuori dall’ordinario spingeranno la ripresa degli acquisti fuori casa in ambito food, si parla in questo caso di “Revenge Spending”.
  • Una volta che la pandemia sarà finita, in Italia il 51% della popolazione si aspetta di cucinare più di quanto facesse prima.
  • L’affluenza ai ristoranti tornerà a crescere rispetto ai livelli odierni, seppure i consumatori rimarranno cauti nell’intraprendere attività in presenza (comportamento che può essere letto alla luce del cosidetto fenomeno del “bozzolo pandemico”).
  • 2 italiani su 3 affermano di voler continuare il lavoro da remoto, in particolare sono gli appartenenti alle Generazioni Y e Z e che sono di fondamentale importanza per la ripresa del Foodservice nel medio periodo.
  • Nonostante l’incremento del +6,6% del tasso di risparmio delle famiglie in Italia rispetto all’anno precedente, cucinare da sé rappresenta un’opzione più sostenibile in un momento di incertezza finanziaria.
  • Il 58% degli italiani da maggiore importanza alla corretta alimentazione e il 40% degli italiani preferisce riconoscere un prezzo premium per i prodotti locali dà cucinare nelle proprie case.

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