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L’auto del futuro, secondo i consumatori

Per gli italiani è ibrida e sempre più connessa

A livello globale rallenta la fiducia dei consumatori per la tecnologia a guida autonoma. Si rafforza però il trend della mobilità ibrida/elettrica, trainata dai Paesi orientali (Cina e Giappone) e dall’Italia (al primo posto in Europa). Il nostro Paese si distingue inoltre per l’interesse verso i veicoli connessi, in netto contrasto con il resto d’Europa dove prevalgono i timori legati alla raccolta dei dati personali.

Quando si affronta il tema della mobilità del domani, la maggior parte degli scenari si basa sull’idea (spesso eccessivamente ottimistica) che in futuro i consumatori sfrutteranno pienamente i vantaggi di una mobilità autonoma ed elettrica, rinunciando all’utilizzo di combustibili fossili. Se ciò si realizzasse vi sarebbero evidenti benefici, soprattutto in termini di sostenibilità ambientale.

Ma rimangono alcuni importanti quesiti da affrontare: uno dei più rilevanti, e spesso purtroppo trascurato, riguarda l’effettiva predisposizione da parte delle persone nei confronti di queste nuove tecnologie.
Ad esempio, quanti consumatori acquisteranno effettivamente un veicolo a guida autonoma?
Questa quota sarà sufficiente a trasformare lo scenario della mobilità su scala mondiale? Oppure le innovazioni tecnologiche e i cambiamenti radicali rimarranno relegati ad un fenomeno di nicchia, in un contesto che apparirà più o meno simile a quello esistente?

Questo articolo analizza la percezione dei consumatori nei confronti dei principali trend del settore Automotive, prendendo le mosse da alcuni risultati del Global Automotive Consumer Study (GACS) 20191. Ciò che emerge è che sussistono notevoli ostacoli che i player del settore rischiano di sottovalutare, essendo a tal punto focalizzati sulle innovazioni tecnologiche da dimenticarsi di riflettere criticamente sul loro uso effettivo da parte dei consumatori.

L’auto del futuro, secondo i consumatori

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