Rischio di tasso d’interesse del portafoglio bancario
Quali sfide per l'attuazione della nuova regolamentazione IRRBB?
Nel mese di aprile 2016, il Comitato di Basilea ha pubblicato le nuove norme per la gestione e controllo del rischio di tasso di interesse (Interest Rate Risk in Banking-Book, IRRBB). Questi standard dal gennaio 2018 andranno a sostituire le precedenti raccomandazioni emesse nel 2004 nei "Principi per la gestione e supervisione del rischio di tasso d’interesse". In parallelo, il contesto di bassi tassi di interesse ha messo sotto pressione i margini d’interesse delle banche ed il previsto aumento dei tassi di interesse solleva domande relative strategie di copertura da adottare.
Principali pilastri del nuovo testo IRRBB di Aprile 2016
Un approccio conservativo di Secondo Pilastro (Pillar 2)
Un rafforzamento di approccio e metodologie adottate per le analisi sia del margine di interesse e del valore di mercato (Expected Value of Equity)
Sei scenari di tasso previsti
Modalità prescrittive di modellizzazione per le poste senza scadenza contrattuale e per le opzioni implicite
Un Metodo Standard che le banche potranno scegliere di applicare a meno dei casi in cui esso sia imposto direttamente dal regolatore (se necessario)
Maggiore disclosure e trasparenza al pubblico sugli indicatori e su come viene gestito il rischio di tasso di interesse strutturale
Un limite del 15% a valere sul Capitale di Tier 1 (contro il precedente limite del 20% a valere sul Capitale Totale)
In questo contesto, Deloitte ha lanciato un’indagine su un panel di banche pan-europee per ascoltare ed analizzare le loro opinioni su questioni chiave relative all’adeguamento a questa nuova regolamentazione e, più in generale, ai principali sviluppi attesi in ambito Asset & Liability Management nell’attuale contesto di mercato e dei tassi correnti.
Principali risultati dello Studio
La maggior parte delle banche considera che l'introduzione di un approccio dinamico sarà l’elemento più difficile da implementare. Oltre alle conseguenze di architettura dei sistemi informativi, le banche mettono in evidenza la necessità di evolvere il loro framework di governo in particolare rafforzando i legami tra ALM, Controllo di Gestione e Pianificazione
Dati i requisiti per la modellazione del comportamento (c.d. “behavioral models”), le banche stanno logicamente valutando la possibilità di cambiare ed evolvere i loro modelli, ma anche la governance ed i processi sottostanti relativi alla validazione e manutenzione di questi modelli
Un numero significativo di banche (38%) prevede di applicare il Metodo Standard; la maggior parte di esse considera infatti di notevole rilevanza poter utilizzare i risultati derivanti dall’applicazione del Metodo Standard come strumento di benchmark sul proprio approccio interno e non per sostituirlo