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Why Campania

Il bello di fare impresa nella regione traino dello sviluppo del Mezzogiorno

 

Lo Studio di Deloitte, presentato presso l’Unione degli Industriali di Napoli, fornisce un’analisi delle performance del tessuto economico della Regione Campania, con l’obiettivo di evidenziarne non solo gli attuali punti di forza e le criticità, ma anche le opportunità di sviluppo e i possibili strumenti per migliorarne produttività e occupazione.

Lo Studio copre quattro principali aree di analisi:

  • occupazione e macroeconomia;
  • analisi delle imprese campane, focalizzata su indicatori specifici quali, ad esempio, la mortalità, la digitalizzazione e gli investimenti in tematiche di sostenibilità;
  • export e internazionalizzazione;
  • analisi delle performance dei comparti maggiormente caratteristici della Regione, sulla base di indicatori di derivazione comunitaria e di altri indicatori definiti dal Team di Economics di Deloitte, tramite l’elaborazione di un modello econometrico.

Francesco Iannamorelli, relatore dello Studio, evidenzia i punti di forza, che permettono alla Campania di essere definita come “locomotiva del Mezzogiorno”. La Campania fornisce il maggior contributo sia in termini di valore aggiunto (27%) che per volume di esportazioni - negli ultimi 10 anni, ha infatti contribuito alle esportazioni del Mezzogiorno, nei settori agroalimentare e tessile, rispettivamente per il 53% e il 45%. Ciononostante, resta un rilevante potenziale ancora inespresso legato, ad esempio, all’occupazione giovanile e alla digitalizzazione.

Mariano Bruno, responsabile dell’ufficio di Napoli, sottolinea il contributo che la Regione Campania sta apportando alla crescita del Mezzogiorno grazie anche alla spinta di quei settori storicamente trainanti, e nei quali si sono affermate tante eccellenze dell’imprenditoria italiana.

In particolare, vengono analizzate le performance del settore agroalimentare, a cui si aggiungono l’aerospace e il turismo: la Campania fornisce, infatti, il maggior contributo al flusso turistico meridionale e, nel settore dell’aerospace, incide, in termini di valore aggiunto, per oltre il 50% nel Mezzogiorno e per circa un quinto a livello nazionale.

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