Nonostante il rallentamento dell’economia cinese e il conseguente impatto sul mercato a livello internazionale, l’83% degli operatori finanziari continuerà a investire nel mercato del lusso. In più crescono le operazioni di M&A nel settore, con 358 deal registrati nel 2023 a livello globale: +66 rispetto all’anno precedente.
Queste alcune delle principali evidenze del report “Fashion & Luxury Private Equity and Investors Survey 2024” di Deloitte. Lo studio – condotto a livello globale su un panel di oltre 114 aziende operative nei comparti Apparel&Accessories, Watches&Jewellery, Cosmetics&Fragrances, Auto di lusso, Hospitality, Jet privati, Crociere, Furniture&Houseware, Yacths – conferma come il settore Fashion & Luxury continui ad attrarre l’interesse degli investitori a livello globale, nonostante diversi fattori rilevanti come la frenata del mercato cinese (68%), l’incertezza macroeconomica (55%), il rischio di interruzione della supply chain (45%), i conflitti internazionali in corso (38%) e le elezioni negli Stati Uniti (21%).
"Sebbene persista una situazione di incertezza macroeconomica e geopolitica, gli investitori nel settore del Fashion & Luxury stanno rispondendo ai rapidi cambiamenti del mercato in modo efficace e tempestivo, facendo leva sulle attività di M&A. Infatti l'83% dei fondi sta valutando di investire in un asset di F&L, con elevato interesse, in particolare, per il settore manifatturiero di abbigliamento e accessori (30%), cosmetici e profumi (26%), arredamento (19%) e vendita al dettaglio di abbigliamento e accessori (11%). Inoltre, l’attenzione di più della metà degli investitori è focalizzata principalmente sugli investimenti in aziende di medie e medio-piccole dimensioni, con un chiaro obiettivo di consolidamento del settore F&L." - dichiara Elio Milantoni, Senior Partner M&A di Deloitte Financial Advisory.
“Nonostante il recente rallentamento, la Cina è destinata a superare l’Europa e le Americhe per diventare il più grande mercato del lusso a livello globale con quasi il 25% degli acquisti entro il 2030. Molte aziende stanno attuando strategie ad hoc per raggiungere le generazioni più giovani, investendo molto in soluzioni informatiche e digitali in quanto le generazioni Y, Z e Alpha rappresenteranno quasi l'85% degli acquisti globali entro il 2030. Ed entro quell’anno si prevede che i negozi monomarca e l'online diventeranno i canali principali per gli acquisti di lusso con quasi il 60% di quota di mercato. Per sostenere la crescita futura, infine, le aziende stanno investendo in infrastrutture tecnologiche più solide e su una strategia di prezzo basata sull'esclusività e sul concetto di edizione limitata.” - aggiunge Ida Palombella, Global Fashion & Luxury Co-leader di Deloitte.
“La grande diversificazione del comparto del Lusso risulta un fattore chiave in questo momento di incertezza macroeconomica. Il settore dell’abbigliamento e accessori rimane ancora estremamente attrattivo per gli investitori, i quali possono giocare un ruolo importante per favorire lo sviluppo della filiera e della manifattura, anche attraverso strategie di aggregazione. Il settore dello Yachting risulta essere uno dei comparti maggiormente in crescita sia in termini di ricavi che di marginalità, mostrando un numero crescente di transazioni insieme ad altri settori esperienziali come l’ospitalità, che possono rappresentare un volano di crescita per il paese.” - dichiara Federico Bazzani, Partner di Deloitte Financial Advisory.
Deloitte dedica ogni anno al settore Fashion & Luxury il report Global Fashion & Luxury Private Equity and Investors Survey, che raccoglie trend e aspettative del mercato sulle attività M&A nel settore a livello globale. Il report analizza l’anno precedente e propone una panoramica globale degli accordi, i Top Deal, le strategie di investimento e M&A, l’outlook sul Fashion & Luxury e le principali innovazioni del settore.