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Il mercato dell'arte e dei beni da collezione - Report 2025

Inerzia e metamorfosi: una apparente antitesi per descrivere l'andamento del mercato dell'arte e dei beni da collezione nel 2024

 

L’ottava edizione del report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private Italia fotografa un settore in piena evoluzione, segnato da un secondo anno consecutivo di flessione dopo i risultati record del 2022.

In un contesto globale dominato da forti tensioni geopolitiche e incertezze macroeconomiche, il mercato dell’arte continua il rallentamento iniziato nel 2023. Questa dinamica ha ridotto la capacità delle case d’asta di reperire opere di qualità in un ambiente più cauto, dove i collezionisti si mostrano meno propensi al rischio rispetto al passato. Il risultato è una contrazione del fatturato complessivo del -26,2% rispetto al 2023, che ha coinvolto non solo la pittura, ma anche i cosiddetti Passion Assets.

Ma il report racconta anche un’altra storia: quella di un mercato in profonda trasformazione, spinto da due grandi forze. Da un lato, l’ingresso di una nuova generazione di collezionisti – più giovane, dinamica e con gusti in rapido cambiamento – dall’altro, l’impatto crescente dell’intelligenza artificiale, che nel 2024 ha fatto il suo debutto ufficiale nelle aste internazionali.

L’analisi mette in luce l’importanza del ricambio generazionale in corso: Gen Z e Millennial stanno ridefinendo le priorità del mercato e ridisegnando il profilo del collezionista contemporaneo. Questi nuovi acquirenti mostrano una preferenza per l’arte contemporanea e i beni di lusso, spesso operando con budget più contenuti rispetto alle generazioni precedenti. In continuità con quanto osservato nel 2024, le principali case d’asta internazionali riportano che oltre il 30% dei nuovi acquirenti appartiene a queste fasce d’età.

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