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Plastic Tax

Competere in un mondo “Plastic-Free”

La legge di Bilancio 2024 ha ulteriormente prorogato al 1° luglio 2024 l’entrata in vigore della Plastic Tax in Italia. In linea con la Strategia Europea per la plastica, l’imposta punta ad istituire un’economia circolare in cui la progettazione e la produzione di plastica rispondano pienamente alle esigenze di riutilizzo, riparazione e riciclaggio. Deloitte ha disegnato un approccio integrato Tax & Consulting per rispondere alle nuove normative e creare vantaggi competitivi.

L’obiettivo della “Strategia europea per la plastica nell’economia circolare” è trovare una soluzione per la crescente produzione e dispersione di rifiuti di plastica nell’ambiente in cui viviamo. L’Europa si prefigge di evitare di disperdere la plastica nell’ambiente, raggiungendo la riciclabilità di tutti gli imballaggi di plastica entro il 2030. L’Italia ha attuato lo spirito del legislatore unionale introducendo la «Plastic Tax», che mira a ridurre il consumo di prodotti di plastica monouso.

La “Plastic Tax” si applica al consumo dei manufatti con singolo impiego, detti “MACSI”, salvo talune eccezioni. Tipicamente si tratta di imballaggi “usa e getta” realizzati con l’impiego anche parziale di materie plastiche costituite da polimeri organici di origine sintetica e destinati a contenere, proteggere o consegnare merci o prodotti alimentari. Sono considerati MACSI anche i semilavorati e le preforme, realizzati integralmente o parzialmente con materie plastiche e impiegati nella produzione di MACSI.

Sono esempi di MACSI le bottiglie in plastica, le buste e le vaschette per gli alimenti (es. vasetti per lo yogurt), i contenitori in Tetrapak utilizzati per i prodotti alimentari liquidi come il latte e le bibite, i contenitori per detersivi, gli involucri di auricolari, maglioni e qualsiasi altra merce, ma anche il polistirolo utilizzato per proteggere gli elettrodomestici imballati, il pluriball che avvolge gli oggetti acquistati online, i film in plastica utilizzati per avvolgere i materiali sui pallet, i tappi delle bottiglie o delle marmellate, etc. etc.

I soggetti obbligati a versare la Plastic Tax sono diversi: per i MACSI fabbricati in Italia, il fabbricante o il committente, cioè il soggetto che richiede la fabbricazione di MACSI in conto lavoro; per i MACSI provenienti da altri Paesi dell’Unione europea, il soggetto che acquista MACSI nel caso di vendite B2B o il cedente nel caso di vendite B2C a consumatori privati in Italia; per i MACSI provenienti da paesi terzi invece, l’importatore.

La Plastic tax ha impatti sull’intera Value Chain aziendale. Per tutti gli operatori della filiera sarà necessario quantificare gli impatti della nuova imposta sul proprio business e adeguare i processi e sistemi informativi agli obblighi di compliance che dovessero sorgere per i soggetti obbligati.
Deloitte è già al fianco delle principali aziende consumer per aiutarle a comprendere le l’evoluzione di questa normativa e comprendere quali saranno gli impatti per il loro business. Sulla base della nostra esperienza nell’ambito Consumer abbiamo disegnato un approccio integrato Tax & Consulting dedicato alla trasformazione dettata dalle nuove normative.

Approccio Deloitte