L’attuale contesto internazionale è caratterizzato da un elevato grado di incertezza e pone gli operatori economici di fronte a sfide in grado di generare impatti diretti sul business e sulle dinamiche commerciali globali. Dopo decenni di crescita del libero scambio e di integrazione economica tra i Paesi, negli ultimi anni, stiamo assistendo ad una inversione di tendenza. Le politiche commerciali protezionistiche stanno ridisegnando l’architettura degli scambi internazionali, generando frammentazione ed incertezza sul sistema multilaterale. La governance globale, un tempo vista come il motore principale per l'integrazione economica e la crescita, sta attraversando ora una fase di crisi. Basti pensare che le organizzazioni internazionali, in particolare l'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), incontrano crescenti difficoltà a ricomporre un sistema internazionale sempre più frammentato.
La crescente competizione tra gli attori globali ha portato all’adozione di misure volte a garantire maggiore autonomia strategica, sollevando interrogativi sul futuro del libero mercato e della globalizzazione. In questo scenario incerto e frammentato, le misure restrittive al commercio internazionale stanno giocando un ruolo sempre maggiore nelle agende politiche globali. Negli Stati Uniti, in particolare, la politica commerciale sta virando verso un sistema economico maggiormente orientato al protezionismo, attraverso l'introduzione di tariffe e dazi doganali.
Per le imprese risulta fondamentale adattarsi a un contesto in continua trasformazione e monitorare l’evoluzione delle politiche commerciali, valutando l'impatto di tali politiche, dalle misure restrittive a quelle di natura green, sul proprio business.