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Sara Malberti

Economia circolare: Italia esempio virtuoso

Sono Sara Malberti, Climate Champion e Senior Manager del Consulting di Deloitte. Sono appassionata di tematiche ambientali e mi piace pensare che in maniera concreta e con piccoli gesti possiamo fare una differenza per il nostro pianeta.

Nella mia esperienza lavorativa in Deloitte ho sempre lavorato per clienti Banking, tuttavia il mio background accademico di ingegnere gestionale mi ha sempre portato ad approfondire come le aziende stanno migliorando la loro Supply Chain, per essere sì più efficienti ma ora anche per essere sostenibili. Prima di lavorare in Deloitte, ho frequentato un master in logistica delle imprese presso la Arizona State University, dove non ho potuto fare a meno di notare come le aziende stanno cambiando da un approccio puramente utilitaristico ad uno sempre più sostenibile e circolare nel settore della produzione.

Rispetto a questo tema, l’Italia è il primo paese in Europa che adotta comportamenti virtuosi ed è d’esempio in materia di economia circolare (Circular Economy)(3).

Ma che cosa è l’economia circolare? Si tratta di un modello di produzione e consumo che implica riutilizzo, riparazione, ricondizionamento, condivisione e riciclo di materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile. In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo (1). Una volta che un prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono reintrodotti nella catena di produzione, generando ulteriore valore.

La Commissione Europea, nel recente Piano d’azione per l’economia circolare, sottolinea come con un modello lineare di economia, basato su un alto consumo di risorse e di energia, con conseguente produzione di rifiuti, non sia possibile per raggiungere la neutralità climatica. Nell'utilizzo dei prodotti, è dunque necessario introdurre un concetto di circolarità che preveda il riutilizzo e il riciclo come chiavi per la crescita economica.

In Italia l’economia circolare è un punto di forza che può portare ad un vantaggio competitivo in termini di approvvigionamento e può essere da esempio per le altre nazioni. Infatti, rispetto alle cinque principali economie europee, le performance nazionali di circolarità nel settore della produzione italiana si confermano le migliori. Per la produttività delle risorse, il nostro Paese crea il maggiore valore economico per unità di consumo di materia: ogni kg di risorsa consumata genera 3,3 € di PIL, contro una media europea di 1,98 €. Buona è anche la produttività energetica: 8,1 € prodotti per kg equivalente di petrolio consumato(2).

L’economia circolare rimane quindi un punto di forza dell’Italia e delle sue aziende, rappresentando un vantaggio competitivo in termini di risparmio sull’acquisto di materiali ed energia.

Attraverso questi elementi ho capito come, implementando questo processo, è possibile agire per uno sviluppo più sostenibile delle imprese, in cui inoltre non dovrebbero più essere importati materiali e energia, sempre più costosi e difficili da reperire a fronte del periodo di instabilità che stiamo vivendo(3).

 

1. https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/economy/20151201STO05603/economia-circolare-definizione-importanza-e-vantaggi
2. https://circulareconomynetwork.it/rapporto-2021/
3. https://www.ilsole24ore.com/art/economia-circolare-italia-leader-ue-riciclo-tutti-rifiuti-AE6k4KPB?refresh_ce&nof

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