Il report esamina lo stato attuale dei ROI sugli investimenti in Ricerca e Sviluppo per 15 aziende leader nel settore biofarmaceutico da maggio 2019 ad aprile 2020, l'impatto della pandemia sulle pipeline di ricerca e i lesson learnt che possono aiutare a cambiare il paradigma di ricerca e sviluppo verso un futuro con rendimenti più elevati.
Dal 2010 monitoriamo i ritorni sugli investimenti in ricerca e sviluppo che le più grandi aziende biofarmaceutiche potrebbero aspettarsi di ottenere dalle loro pipeline in fase avanzata.
La nostra ultima analisi mostra un piccolo aumento per la prima volta in sei anni. Può rappresentare un’inversione del senso di marcia e fino a che punto la pandemia ha posto le basi per un cambiamento?
Sebbene la ricerca e sviluppo nel settore biofarmaceutico sia sotto pressione crescente, la nostra analisi mostra un aumento per la prima volta in sei anni (dall'1,6% nel 2019 al 2,5% nel 2020): le vendite sono aumentate del 17,9% (da 357 milioni $ nel 2019 a 421 milioni $ nel 2020). Intanto, le aziende stanno ancora affrontando costi crescenti per lo sviluppo di un asset: il costo medio per portare un asset sul mercato è aumentato per il settimo anno consecutivo a 2.442 milioni di dollari, in parte a causa dei tempi di ciclo più lunghi.
Le crescenti complessità dello sviluppo di farmaci e il numero crescente di studi oncologici hanno reso difficile l'arruolamento e il mantenimento dei partecipanti agli studi clinici. Inoltre, il numero crescente di terapie mirate a bisogni insoddisfatti e sottogruppi di pazienti più piccoli ha ulteriormente aumentato la competizione per reclutare dal pool limitato di partecipanti.
Le autorità di regolamentazione hanno messo in atto diversi percorsi per accelerare lo sviluppo e l'approvazione di nuovi farmaci e accelerare l'accesso dei pazienti a terapie salvavita innovative. Tuttavia, i semi del cambiamento sono stati gettati, con l’integrazione dell'IA e di altre tecnologie digitali per trasformare lo sviluppo di farmaci e le sperimentazioni cliniche. L'uso di prove del mondo reale (RWE) e una maggiore segmentazione di pazienti e malattie possono contribuire a tempi di ciclo più brevi, ma sarà essenziale aumentarne l'uso.