In un contesto internazionale sempre più instabile, la geopolitica è diventata una variabile chiave per le imprese italiane. Il nuovo report di Deloitte analizza le implicazioni più rilevanti per i Chief Financial Officer, evidenziando come i rischi geopolitici influenzino oggi le decisioni di investimento, la gestione finanziaria e la resilienza delle aziende.
Dallo scenario macroeconomico globale alle strategie di approvvigionamento, passando per l’evoluzione delle priorità d’investimento, l’indagine mette in luce il ruolo cruciale dei CFO nell’anticipare le disruption e guidare l’organizzazione verso una crescita consapevole e sostenibile.
Il 58% dei CFO italiani indica i rischi geopolitici come secondo fattore di rischio prioritario per il 2025. Eventi globali, conflitti e politiche protezionistiche stanno ridisegnando le regole del gioco, imponendo una riflessione sulla gestione del rischio e sulla pianificazione integrata.
Nonostante un crescente livello d’incertezza, la maggior parte dei CFO non ha posticipato gli investimenti. Anzi, il 48% prevede di aumentare i budget per la trasformazione digitale, mentre il 42% punta sull’efficientamento delle operation.
In risposta alla volatilità, i CFO italiani preferiscono l’autofinanziamento (61%) e il credito bancario (43%) rispetto a forme più complesse di raccolta di capitale. Obiettivo: preservare la solidità operativa, senza compromettere le strategie di crescita.
Il 56% dei CFO sta adottando scenari previsionali per preparare l’organizzazione agli shock futuri. Solo il 5% delle aziende ha strutture formali per la gestione del rischio geopolitico, ma cresce l’urgenza di integrare intelligence e piani di crisi nei modelli decisionali.
1 CFO su 10 ha avviato discussioni per diversificare le catene di fornitura, anche tramite contratti flessibili e nuove strategie localizzative. Il rischio geopolitico non è più solo un problema da mitigare, ma una variabile strategica da gestire con consapevolezza.
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Le priorità dei CFO europei e italiani in un contesto di crescente incertezza economica e geopolitica.