Durante la quarta edizione dell’European Economic Policy Forum - evento tenutosi il 6 luglio presso il Parlamento Europeo e diventato oramai un appuntamento ricorrente e di rilevanza per la comunità istituzionale ed economica di sede a Bruxelles, considerato un momento di incontro e riflessione sulle principali variabili di natura economica e politica per il futuro delle aziende europee – sono stati presentati i dati della nuova edizione dell’European CFO Survey di Deloitte.
Nell’ultima edizione della CFO Survey si evidenzia un sentiment positivo degli intervistati, infatti negli ultimi 6 mesi, i Chief Financial Officer hanno registrato risultati migliori rispetto alle aspettative. Inoltre, la maggior parte dei CFO europei intervistati prevede una crescita dei ricavi delle rispettive aziende e intende investire nell’assunzione di nuove risorse.
Resta comunque una forte attenzione alla situazione geopolitica e macroeconomica attuale e le principali preoccupazioni sono riferite all’inflazione elevata, al costo del lavoro e alla gestione della supply chain.
Il 34% dei CFO intervistati in tutta Europa si sente più ottimista rispetto a sei mesi fa sulle prospettive finanziarie della propria azienda (21 punti percentuali in più rispetto a settembre 2022). In Italia, al contrario, c’è ancora molta prudenza e prevale un sentimento meno positivo: il 27% degli intervistati si dichiara meno ottimista, a differenza degli ottimisti che rappresentano il 21%.
Per quanto riguarda le intenzioni di assunzione di nuove risorse, in Italia e Spagna il 33% dei CFO intende aumentare la propria forza lavoro nel prossimo anno. In linea generale le aziende che si stanno impegnando maggiormente in tale strategia sono quelle dei servizi professionali alle imprese (+52%) e del turismo e viaggi (+45%).