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Italian Financial Industry DE&I Maturity Index 2022

Uno studio su Diversity, Equity e Inclusion nelle aziende dei servizi finanziari in Italia

Secondo la nuova ricerca Deloitte condotta in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, l’84% delle aziende del settore finanziario promuove iniziative di Diversity & Inclusion.

I temi della Diversity, Equity & Inclusion si confermano essere di crescente rilevanza all’interno delle aziende del settore dei servizi finanziari, assicurativi e di asset management che operano in Italia. La maggioranza di queste elabora strategie per promuovere questi principi nel proprio ambiente lavorativo. L’impegno sul tema è confermato dall’Italian Financial Industry 2022 Deloitte DE&I Maturity Index, l’indagine sviluppata da Deloitte insieme alla School of Management dell’Università degli Studi di Milano, su un campione di 42 organizzazioni di diverse dimensioni afferenti a network nazionali e internazionali.

In crescita le iniziative messe in atto

 

Stando ai dati della ricerca, nel settore Financial Services il 72% delle imprese considera le tematiche di genere come il pilastro strategico su cui attivare iniziative. Questo principio emerge anche attraverso la promozione di attività di female representation e formazione sull’empowerment femminile. Ancora maggiore la percentuale di aziende attive sul tema della genitorialità: 83%. È inoltre diffuso lo sviluppo di leadership inclusive, promosso dal 49% delle imprese analizzate.
Nella realtà dei fatti resta comunque strada da fare: per la maggior parte delle organizzazioni, meno del 20% di posizioni apicali è affidato a donne, sale al 30% per le posizioni di middle management. Analizzando per comparto, il settore assicurativo è quello con più donne in C-Suite e in middle management, mentre l’Asset Management è quello con maggiori margini di miglioramento.


Il gap tra piccole e grandi organizzazioni

 

Un aspetto decisivo nello scenario riguarda però la tipologia di aziende analizzate: tra le piccole realtà e i grandi network internazionali emerge un grande divario in tema di diversity. Le aziende superiori ai 1.000 dipendenti hanno tutte sviluppato almeno due azioni; l’81% delle maggiori organizzazioni ne ha sviluppate almeno 4. Anche l’appartenenza a un network internazionale incide: tutte le aziende in questo caso hanno sviluppato almeno un’iniziativa, la maggior parte 4 o più. Se parliamo di governance aziendale il quadro è simile: delle aziende che rappresentano DE&I a livello di governance, la maggior parte fa capo a un network internazionale (79%) e conta più di 1.000 dipendenti (85%).


Un occhio di riguardo alle risorse LGBTQI+

 

Tra le iniziative messe in atto, cresce il sostegno alla popolazione aziendale LGBTQI+. Il 38% delle organizzazioni sviluppa iniziative su questo tema: campagne di sensibilizzazione e di comunicazione, eventi e formazione. Solo un campione limitato dichiara però di implementare policy legate all’uguaglianza della comunità LGBTQI+ o sviluppare partnership con associazioni di settore.


Diversità e inclusione nelle relazioni di business

 

Emerge infine come la DE&I stia acquisendo sempre maggiore importanza nelle relazioni di business. Quasi un terzo delle aziende ne tiene conto nella scelta delle relazioni di business con clienti e fornitori o dichiara di volerne tenere conto prossimamente. Più della metà del campione considera invece rilevante la DE&I nell’erogazione e nella comunicazione dei prodotti e dei servizi.

Il commento di Alessandra Ceriani
DCM FSI Consulting Leader di Deloitte Italia

“Un approccio olistico alla DE&I incentrato sui valori della diversità, dell'equità e dell'inclusione, contribuisce ad attrarre e trattenere un pool diversificato di talenti, a mitigare il rischio di pregiudizi & stereotipi, a sviluppare vantaggi competitivi attraverso una cultura organizzativa inclusiva che valorizzi tutte le diversità dei talenti permettendo una piena espressione della diversità cognitiva, fattore di innovazione.”

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