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Gruppo di Studio – Tax Milano

In questa sezione vengono raccolti i lavori e le pubblicazioni del Gruppo di Studio dello Studio Tributario e Societario Deloitte Società tra professionisti S.r.l. Società Benefit.
Rivista di Diritto Tributario

I materiali vengono resi disponibili mediante pubblicazione di un abstract, di un link alla rivista specialistica di riferimento e di un breve file audio di sintesi.

Il Gruppo di Studio nato nel 2020, che opera in coordinamento con alcuni componenti del Think Tank Committee di STS Deloitte, è composto da una ventina di professionisti di diverse seniority e si pone tre obiettivi: formazione, informazione e divulgazione.

La formazione è indirizzata ai membri del Gruppo e si sostanzia nella raccolta e nell’approfondimento di documentazione tributaria (dottrina, prassi e giurisprudenza) da discutere durante riunioni periodiche e strettamente attinente l’attività professionale dello Studio.

L’informazione èrivolta a tutti i colleghi dello Studio ed è perseguita attraverso l’aggiornamento continuo di un apposito database interno, che accoglie - sistematicamente e per argomento - i materiali raccolti e discussi durante le riunioni del Gruppo di Studio.

La divulgazione è il terzo ed ultimo obiettivo del Gruppo di Studio, rivolto ai clienti e agli altri professionisti del diritto tributario esterni allo Studio. Questo obiettivo è perseguito attraverso la pubblicazione da parte dei membri del Gruppo di articoli e note di approfondimento, talvolta aventi ad oggetto casi rinvenienti dall’attività professionale, su riviste specialistiche e scientifiche. 

Questa sezione del sito vuole dare viva voce all’obiettivo divulgativo, attraverso la pubblicazione di file vocali che rendano fruibili in pillole gli approfondimenti tributari pubblicati dai membri del Gruppo di Studio che - in pochi minuti - avranno il piacere di condividere i contenuti tecnici dei loro lavori.

Buon ascolto!

Il Gruppo di Studio

La valutazione dei servizi in corso di esecuzione di cui all’art. 92 del Tuir

 

Autore: Francesco Pedrotti. Leggi l'articolo "La valutazione dei servizi in corso di esecuzione di cui all’art. 92 del Tuir", pubblicato sulla rivista Rassegna Tributaria n. 4/2023.

L’art. 92, comma 6, del Tuir prevede un criterio valutativo, per i servizi in corso di esecuzione infrannuali, di tipo puntuale, il quale richiama il concetto di “costo di produzione” di matrice civilistica ed economico-aziendale.
Ove i servizi in parola fossero valutati, in ambito civilistico, secondo un criterio in base al quale viene iscritto a conto economico un valore maggiore del relativo “costo di produzione”, è consentito effettuare in dichiarazione dei redditi una variazione in diminuzione la cui giustificazione deriva unicamente dalla differente logica sottostante i criteri valutativi, civilistico e fiscale, relativi alla posta patrimoniale in questione.

I valori "in ingresso" in Italia a seguito di operazioni straordinarie con l'estero

 

Autore: Francesco Pedrotti. Leggi l'articolo "I valori "in ingresso" in Italia a seguito di operazioni straordinarie con l'estero", pubblicato sulla rivista Rassegna Tributaria n. 1/2023.

In caso di trasferimento in Italia di aziende a seguito di operazioni straordinarie, quali fusioni, scissioni e conferimenti di attivo, effettuate con soggetti appartenenti all’Unione europea o Spazio economico europeo collaborativi, il valore fiscale di carico gli elementi aziendali, compreso l’avviamento, è pari al relativo valore di mercato. Il predetto valore di mercato assume rilevanza fiscale, ai fini delle imposte sul reddito, anche nel caso in cui l’avviamento attribuibile all’azienda ricevuta non sia stato iscritto nel bilancio della società...

Le clausole di garanzia nei contratti di cessione di partecipazioni nella determinazione del reddito di impresa

 

Autore: Fiorina Elena. Leggi l’articolo pubblicato sulla rivista Rivista telematica di diritto tributario in data 17 dicembre 2022.

La Risposta a interpello n. 132/2022, recentemente pubblicata dall'Agenzia delle Entrate, ci consente di fare il punto sulla natura delle clausole di garanzia negoziate dalle parti in occasione del trasferimento di partecipazioni societarie e delle relative conseguenze in tema di determinazione del reddito di impresa.

Il trasferimento di complessi aziendali inclusivi di partecipazioni aventi i requisiti pex

 

Autore: Francesco Pedrotti. Leggi l’articolo pubblicato pubblicato sulla rivista Rassegna tributaria n. 2/2022.

In caso di cessione di azienda comprensiva di partecipazioni l’eventuale plusvalenza insita nei beni da ultimo nominati, avente i requisiti per l’applicazione del regime di esenzione di cui all’art. 87 del Tuir, deve essere considerata totalmente imponibile a mente dell’art. 86, comma 2, del Tuir e ciò per il principio di “unitarietà” racchiuso in quest’ultima disposizione. In caso di trasferimento all’estero della residenza fiscale da parte di una società holding residente in Italia nel cui attivo patrimoniale vi siano partecipazioni pex, il regime fiscale, di esenzione o di imponibilità, applicabile all’eventuale plusvalenza racchiusa nei beni da ultimo nominati dipende dalla tipologia “pura” o “mista”, assunta, dalla società holding.

Il modello commerciale di business omnichannel

 

Autori: Alberto Ciocca, Elena Fiorina, Lorenzo Giannico. Leggi l’articolo pubblicato su Il Fisco n. 17/2022.

Per analizzare i principali aspetti fiscali, ai fini delle imposte sul reddito e della c.d. web tax o digital tax, delle transazioni effettuate tramite il modello di business denominato omnichannel nel caso in cui la relativa implementazione coinvolga giurisdizioni diverse, occorre verificare se il modello commerciale in concreto utilizzato dagli operatori, consistente in transazioni condotte mediante omnichannel tra Paesi OCSE, generi o meno problematiche di stabile organizzazione ai fini dell’imposizione reddituale, nonché impatti ai fini dell’imposta sui servizi digitali.

Rilevanza ai fini IVA dell’intervento della stabile organizzazione nelle cessioni di beni

 

Autori: Barbara Rossi, Maurizio Bancalari, Marzia Manica . Pubblicato su Rivista telematica di Diritto Tributario il 2 luglio 2021

Il contributo, nonostante l’incompletezza e la parziale inesattezza, dell’analisi operata dall’Agenzia delle Entrate in riferimento al caso oggetto della Risposta n. 52 del 2021, intende esaminare la quantificazione dell’intervento necessario al fine di poter considerare stabilito in Italia un soggetto passivo estero. Ciò, in base al tenore letterale e sistematico offerto dalle norme comunitarie, dev’essere verificato a prescindere dal fatto che si tratti di individuare la rilevanza territoriale di una prestazione di servizi ovvero di individuare il debitore d’imposta per una cessione di beni ovvero per una prestazione di servizi.

Nota intorno ad una discutibile tesi giurisprudenziale in merito all’ambito applicativo della fattispecie reddituale di destinazione di beni “a finalità estranee all’esercizio dell’impresa

 

Autore: Francesco Pedrotti, leggi l'articolo pubblicato su Rassegna Tributaria n. 2 del 2021

I beni appartenenti a società commerciali, a motivo della mancanza presso tali entità di una sfera “non commerciale”, sono sempre soggetti al regime fiscale dei beni d’impresa, il quale opera indipendentemente dal fatto che i beni siano utilizzati o meno nell’ambito dell’attività commerciale svolta. Pertanto, occorre determinare la plusvalenza o minusvalenza insita in tali beni solo nel momento in cui essi fuoriescono definitivamente dalla sfera imprenditoriale e non al momento in cui gli stessi beni fuoriescono dall’azienda o ramo di azienda di cui fanno parte.

Criticità della disciplina anti-ibridi alla luce dei principi di determinazione del reddito d’impresa (Parte prima)

 

Autori: Nicola Catucci e Federico Scimenes, leggi l'articolo pubblicato su Rivista di Diritto Tributario dell'11 gennaio 2021 

La complessa interazione tra le discipline anti-ibridi di matrice internazionale (OECD BEPS Project Action 2), e di matrice unionale (Direttiva UE 2017/952 del Consiglio, 29 maggio 2017, “ATAD II”) con la disciplina “check-the-box” di origine statunitense è già da diversi anni oggetto di dibattito dottrinale. Il dibattito sembra però assumere profili critici in presenza di una remunerazione “cost plus” nell’ambito di servizi infragruppo, specie nelle giurisdizioni che hanno adottato la disciplina prevista dalla Direttiva (UE) 2017/952. Il presente lavoro ha l’obiettivo, in primo luogo, di descrivere l’interazione cui si è fatto cenno poc’anzi prendendo le mosse da un caso tratto dalla pratica professionale e, in secondo luogo, di illustrare i possibili effetti distorsivi prodotti dalla menzionata interazione alla luce della normativa anti-ibridi domestica.

Considerazioni intorno alla decadenza dal potere di accertamento in caso di componenti reddituali ad efficacia pluriennale

 

Autore: Francesco Pedrotti, leggi l'articolo pubblicato su Rivista di Diritto Tributario n.2 del 2021

L’analisi ermeneutica dell’art. 43, comma 1, del DPR n. 600/1973, alla luce dei diversi argomenti interpretativi, induce a ritenere che l’amministrazione finanziaria debba contestare un componente reddituale ad efficacia pluriennale entro il termine previsto per la rettifica della dichiarazione relativa al periodo di imposta in cui esso è stato sostenuto.

Brevi note in merito ad alcuni aspetti tributari dell’affitto di azienda in un’ottica di neutralità fiscale

 

Autori: Elena Fiorina leggi l'articolo pubblicato su Rivista telematica di Diritto Tributario il 25 novembre 2020

Il contributo intende esaminare gli effetti, ai fini della determinazione del reddito di impresa, di taluni elementi patrimoniali, segnatamente beni strumentali e crediti, facenti parte dell’azienda affittata argomentando il relativo trattamento tributario in un’ottica di neutralità fiscale. Il presente articolo affronta inoltre la vexata quaestio della natura dell’ammortamento deducibile ex art. 102, comma 8, TUIR, in ottica di rispetto del principio della capacità contributiva del soggetto affittuario.

Il regime fiscale delle riserve di rivalutazione alla luce dei recenti orientamenti dell’Amministrazione finanziaria

 

Autore: Elena FIorina. Leggi l'articolo pubblicato su Rivista telematica di Diritto Tributario il 16 aprile 2021 

La risposta ad un interpello non pubblicato ci offre l’occasione per una riflessione sul regime fiscale delle riserve di rivalutazione. Il presente contributo intende analizzare infatti tale regime e valutare la legittimità della tesi dell’Amministrazione finanziaria volta a ravvisare un presupposto impositivo nel caso di utilizzazione di tali riserve per scopi diversi dalla distribuzione o attribuzione ai soci o partecipanti.

Operazioni conduit sui pagamenti di dividendi: la giurisprudenza di merito fa proprie le indicazioni delle c.d. sentenze danesi

 

Autori: Nicola Catucci e Lorenzo Giannico leggi l'articolo pubblicato su Rivista telematica di Diritto Tributario il 31 luglio 2020

La sentenza in commento concerne l’applicazione della Direttiva UE 30 novembre 2011, 2011/96/UE (c.d. Direttiva Madre-Figlia) a dividendi corrisposti da una società italiana alla propria controllante residente in Germania, la quale ha immediatamente ritrasferito tali dividendi alla propria controllante anch’essa non residente nel territorio dello Stato.

Nella pronuncia in oggetto, i giudici, richiamando quanto espresso dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea nelle cause C-116/16 e C-117/16, hanno disposto che il requisito del “beneficiario effettivo” non è rilevante in tali fattispecie, in quanto non espressamente prescritto dalla normativa europea e da quella nazionale. Nondimeno, viene espresso il principio secondo il quale, per tale tipologia di contestazioni, si dovrebbe procedere opponendo l’applicazione delle disposizioni in materia di abuso del diritto.

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