Il sistema commerciale globale sta attraversando una trasformazione profonda. Gli Stati Uniti, un tempo principali alfieri di libero scambio e multilateralismo, stanno adottando un approccio sempre più protezionistico, ricorrendo a dazi e barriere commerciali come strumenti di strategia economica e geopolitica. Il “Liberation Day” del 2 aprile rappresenta un momento simbolico di questa svolta, segnando un riorientamento della politica commerciale americana.
I dazi, un tempo strumenti di pura politica commerciale, sono ora impiegati come leve strategiche di politica industriale e simbolismo politico. La loro rinnovata centralità ha introdotto una nuova volatilità nei mercati globali e accelerato la frammentazione del commercio internazionale. Sebbene le ragioni di questo cambiamento spazino dalla sicurezza economica alla politica industriale, le conseguenze si stanno già facendo sentire lungo le catene del valore globali.
Le imprese europee, soprattutto quelle con legami commerciali significativi con il mercato statunitense, si trovano a fronteggiare nuove incertezze, tra cui rialzi tariffari, misure ritorsive e un quadro normativo in rapida evoluzione.
Nonostante la sospensione di 90 giorni su alcune delle tariffe reciproche previste per alcuni Paesi abbia temporaneamente attenuato l’impatto, è evidente una traiettoria di fondo verso un ordine commerciale più frammentato e instabile.
Su questo sfondo, è fondamentale che le imprese adottino un approccio lungimirante e strutturato per comprendere il cambiamento e rafforzare la propria resilienza. Il paper “Il cambio della politica commerciale statunitense: considerazioni strategiche e implicazioni per le imprese europee” fornisce un’analisi aggiornata dell’evoluzione in atto e delle sue implicazioni per le imprese dell’UE.
Attraverso strumenti come mappatura della supply chain, analisi degli scenari tariffari, strategie di diversificazione dell’approvvigionamento, utilizzo di regimi doganali speciali e programmi di advocacy, il documento offre indicazioni operative per affrontare con consapevolezza e visione le sfide del nuovo ordine commerciale globale.