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Il nuovo framework di Deloitte

Sostenibilità come obiettivo prioritario e driver per il successo

di Alessandra Ceriani - DCM Consulting FSI Leader
Marco Lancioni - Partner Monitor Deloitte
Carlo Murolo – DCM Strategy, Analytics & M&A Leader
Luigi Onorato – DCM Consulting Insurance Sector Leader
Paolo Vendramin – DCM Consulting Investment Management Sector Leader

 

Incorporare o meno la sostenibilità nella strategia di business non è più un’opzione. Ormai il valore economico è intrinsecamente legato al valore ambientale e sociale: non possono esistere disgiunti e costituiscono un valore integrato. Numerose istituzioni europee e globali hanno avviato e introdotto iniziative su diverse aree, come l’European Green Deal o l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con il fine di definire delle linee guida e aspettative comuni su standard climatici e ambientali, per raggiungere un modello di sviluppo economico sostenibile, riducendo il rischio di greenwashing in un mercato globale in continua evoluzione sulle tematiche ESG.

Deloitte è convinta che la sostenibilità sia la principale sfida oggi e per i prossimi decenni, e noi per primi cerchiamo di essere un modello di sostenibilità aziendale, sotto diversi aspetti: sia la tutela dell’ambiente sia delle persone dal punto di vista fisico e psicologico sono di primaria importanza nelle politiche aziendali del nostro network, dentro e fuori dall’ambiente lavorativo. Come Deloitte, siamo al fianco dei nostri clienti di ogni dimensione, promuovendo la transizione a un’economia sostenibile, definendo strategie specifiche e implementando interventi dedicati.

In quest’ottica, la nostra metodologia per supportare il cliente nell’evoluzione del suo business attraverso gli standard di sostenibilità è basata su un nuovo framework proprietario, sviluppato da Monitor Deloitte, la practice strategy di network. Il Sustainability Gear permette di identificare e indirizzare gli elementi chiave relativi alla sostenibilità, facendo leva su competenze specialistiche per ogni area di interesse, di cui 2 denominate key enablers (abilitatori del cambiamento) e 3 action levers (aree in cui si concretizza il cambiamento).

La Strategia di un’azienda è considerata un key enabler poiché incorpora la visione e le linee guida verso la sostenibilità dell’azienda, ovvero le aree di intervento, la definizione dei mezzi, dei canali e dei contenuti. L’area Governance comprende invece il modello organizzativo, ovvero gli stakeholder primari, i ruoli, la cultura aziendale necessari per sostenere la mission e gli standard dell’azienda, assicurando il raggiungimento degli obiettivi predefiniti.

Il framework inoltre evidenzia 3 action levers che sono gli ambiti in cui gestire le sfide e dare concretezza alla Sostenibilità:

  • Products and Investments, che incorporino logiche e obiettivi di sostenibilità
  • Organization, iniziative con impatti ambientali e sociali positive dirette ai dipendenti aziendali e alle comunità locali
  • Operations, insieme di attività e processi per assicurare la business continuity rispettando standard ESG

A partire dal Sustainability Gear, Deloitte ha sviluppato un approccio progettuale End-to-End per la definizione di piani di sostenibilità «stand-alone» o integrati nel processo di pianificazione industriale. L’approccio è composto da 4 fasi:

  1. Assessment, dove si effettua una valutazione preliminare della maturità aziendale in ambito ESG e l’identificazione delle aree di maggior interesse per i clienti e per il mercato. Partendo proprio dalle tematiche individuate come più rilevanti, risulta fondamentale approfondire l’analisi, identificando eventuali scoperture rispetto al mercato e ai competitor di riferimento
  2. Segue poi la fase di Envisioning & Design, dove viene focalizzata l’attenzione sulle aree di intervento identificate in fase di Assessment, al fine di stabilire le direttrici evolutive e le linee guida strategiche grazie al coinvolgimento del top management aziendale. In questa fase vengono quindi avviate delle attività propedeutiche per la definizione del piano di sostenibilità, che va a integrare e rafforzare la pianificazione strategica tradizionale, grazie alla quale è possibile procedere a identificare le iniziative di dettaglio, su cui effettuare un’analisi costi-benefici che includa non solo la mera componente economico-finanziaria, ma anche una serie di driver aggiuntivi sia progettuali che di valore integrato
  3. Nella terza fase, il Planning, viene definita una roadmap di realizzazione attraverso un approccio a wave progressive in funzione delle priorità emerse in fase di Assessment. Si crea, quindi, un dettagliato piano di lavoro, rafforzato dalla strutturazione di una governance adeguata e dalla definizione di un meccanismo di monitoraggio
  4. Infine, la fase di Execution & Monitoring risulta cruciale nel supportare l’onboarding dei gruppi di lavoro, l’attivazione del roll-out, il monitoraggio dei KPI prioritari correlati alla sostenibilità per ogni area di business (es. misurazione parametri ambientali nei processi produttivi), e l’eventuale affinamento delle iniziative del piano

Applicando il framework Sustainability Gear e l’approccio proposto da Deloitte, le aziende, indipendentemente dal settore di appartenenza, sono in grado di includere la sostenibilità come un obiettivo prioritario e come driver per raggiungere il successo nel lungo termine. Gli approcci di business tradizionali cadranno e le aziende dovranno sviluppare soluzioni innovative. Questo succederà solo quando i leader aziendali riconosceranno una semplice verità: sostenibilità e innovazione sono imprescindibili per assicurare la crescita futura.

Il framework e l’approccio presentati sono nati all’interno di una piattaforma di collaboration del Consulting – gli FSI Garden, e hanno visto la partecipazione di oltre 60 persone con competenze ed esperienze diverse.