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Come vivremo in futuro?

Il Future of Living secondo Deloitte

La peculiare situazione che ha caratterizzato gli ultimi mesi ha portato le persone a cambiare abitudini e a riflettere su alcuni aspetti della propria vita, relativi sia alla sfera professionale che a quella privata. I cambiamenti più evidenti si stanno verificando negli ambienti in cui le persone trascorrono la loro quotidianità. Le abitazioni, i posti di aggregazione, le aree abitative, sono infatti luoghi sempre più tecnologici, in cui vengono praticate sia attività di studio e lavoro che di svago.

Date queste premesse, possiamo immaginare lo stile di vita del futuro, il cosiddetto “Future of Living”, come un nuovo modo di vivere in un ambiente interconnesso dove qualità della vita, impatto sociale e sostenibilità sono priorità e l’innovazione, che assume nuovamente un ruolo chiave, si pone al servizio dei reali bisogni delle persone.

Gli ambiti toccati dal Future of Living sono diversi e ognuno presenta alcune sfide che dovranno essere affrontate sinergicamente da persone, aziende e istituzioni.

Ambiente. Preservare il Pianeta e mitigare gli effetti del cambiamento climatico sono priorità globali. Per questo comportamenti sempre più sostenibili, sia personali sia a livello di Sistema Paese, sono necessari. Le sfide attese sono tante e complesse: dalla produzione e utilizzo di energie rinnovabili, all’incentivazione di prodotti e servizi più eco-friendly, dallo smaltimento dei rifiuti alla realizzazione di città a impatto zero.

Salute. La pandemia ha mostrato i limiti di un sistema basato sulla centralizzazione dei servizi e ha accelerato lo sviluppo della telemedicina e dei servizi da remoto . In futuro, una delle grandi sfide in questo ambito sarà la creazione di spazi fisici per la gestione di persone con patologie croniche e quella di comunità virtuali e fisiche per pazienti e operatori sanitari; grandi novità sono attese anche dal trattamento e analisi dei dati che, grazie a soluzioni di Intelligenza Artificiale, potrebbero portare a importanti soluzioni di prevenzione, diagnostiche e terapeutiche.

Lavoro e Istruzione. Con la pandemia i confini tra la vita privata e la vita domestica sono stati messi in discussione e sono nati nuovi modelli di studio e di lavoro ibridi. Su questa scia, in futuro prevediamo la nascita di distretti intelligenti in cui le persone possano accedere alla conoscenza tramite modalità più efficienti ed efficaci, in un contesto di maggiore equità sociale. Una caratteristica dei luoghi di lavoro e studio, dunque, sarà l’integrazione della componente virtuale con quella fisica: un fenomeno che già osserviamo in alcuni esempi di co-working e poli educativi all’avanguardia, e che potrebbe aiutare a gestire casi quali l’attuale Great Resignation Era nel mondo lavorativo.

Divertimento e tempo libero. Molte attività che venivano in precedenza praticate in luoghi di aggregazione, ora vengono svolte a casa. Così è emersa la necessità sia di ripensare gli ambienti domestici, sia di rivedere gli spazi delle città, valorizzando i quartieri e limitando gli spostamenti. In futuro, dunque, ci attendiamo la diffusione di nuovi prodotti e servizi ripensati per una fruizione domestica, l’introduzione di nuove tecnologie che rendano la casa più funzionale, fino allo sviluppo di quartieri residenziali integrati con aree verdi, centri poli-funzionali e soluzioni abitative di nuova generazione che aumentino il benessere e la qualità della vita.

Mobilità. La mobilità del futuro richiede soluzioni smart che rendano i trasferimenti più efficienti e rispettosi dell'ambiente, favorendo una decongestione del traffico e promuovendo una pluralità di opzioni di trasporto alternative e integrate. Non meno importante l’esigenza di sviluppare quartieri autosufficienti, con servizi essenziali di prossimità. Dalla promozione di veicoli ecosostenibili al ripensamento dei modelli di mobilità; dall’intervento sulle infrastrutture nazionali a quello sul trasporto pubblico locale: sono tante le sfide per ridisegnare la mobilità del futuro in ottica sostenibile e di smart city.

Sicurezza fisica e virtuale. Il recente sviluppo di nuove tecnologie sta contribuendo al miglioramento della sicurezza pubblica e privata. Ma lo sviluppo di queste stesse innovazioni ha portato con sé anche nuovi rischi. La sfida numero uno da affrontare in questo ambito è certamente quella della cyber-sicurezza. Ma non solo: in futuro vedremo che ci sarà un ripensamento dei modelli di sicurezza delle città e un importante aggiornamento della regolamentazione sui dati per tutelare gli utenti.

Consumi: la pandemia ha portato molti consumatori ad acquistare on-line e a effettuare pagamenti elettronici. Post emergenza sanitaria le aziende dovranno ripensare la shopping experience come un modello ibrido capace di favorire esperienze innovative e personalizzate, soddisfacendo le nuove abitudini di acquisto e riuscendo a bilanciare i diversi canali di accesso e fruizione. Con l’aumento dei volumi delle transazioni on-line, inoltre, diventerà cruciale anche l’introduzione di tecnologie per la trasparenza e la sicurezza dell’intero processo, dall’acquisto al delivery.

Di fronte a questa grande trasformazione della vita delle persone, le aziende dovranno essere attente alla creazione di prodotti e servizi che non solo rispondano ai nuovi bisogni degli individui, ma che siano anche sostenibili – in linea con il desiderio dei consumatori di condurre uno stile di vita più sano e rispettoso dell’ambiente. Le istituzioni, invece, avranno il compito di agevolare il dialogo tra gli attori dell’ecosistema, facilitando lo sviluppo delle nuove soluzioni attraverso incentivi e agevolazioni. Solo così, con una gestione integrata da parte di tutti gli attori coinvolti, si potranno affrontare le sfide del Future of Living e raggiungere l’obiettivo di migliorare la qualità della vita, creare un impatto sociale positivo e garantire un futuro sostenibile.

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