L’ultima moda: la sostenibilità
Sono Silvana, Senior Consultant in Deloitte Digital e da circa due anni insieme alla community Climate Champion di Deloitte mi interesso al tema della sostenibilità ambientale e delle sue possibili integrazioni con il lavoro che svolgo tutti i giorni.
In quest’ambito ho voluto approfondire gli impatti dell’industria della moda come fonte di inquinamento del nostro Pianeta. Infatti, secondo i dati del Parlamento Europeo, il comparto tessile(1):
Questi impatti sono ulteriormente amplificati dalla crescente domanda di tessuti, spinta dalla crescita della popolazione e del PIL mondiale e da pratiche come il fast-fashion.
In questo scenario, è confortante che l’UE stia introducendo regolamentazioni più stringenti sulla produzione, sull’utilizzo e sul recupero dei prodotti tessili. Nel marzo 2022, la Commissione ha approvato la “EU Strategy for Sustainable and Circular Textiles” che mira a migliorare la sostenibilità dei prodotti immessi sul mercato europeo attraverso requisiti di progettazione ecocompatibile, informazioni chiare per i consumatori, il Digital Product Passport e un regime obbligatorio di responsabilità estesa del produttore(2).
Mentre istituzioni e aziende si propongono di adottare cambiamenti positivi, anche noi possiamo (e dobbiamo) iniziare a dare un nostro contributo. Vi condivido qualche spunto di comportamento che ho inserito nella mia routine, seguendo le “R” della sostenibilità:
Naturalmente ci sono tante altre opzioni per vestirci in modo più sostenibile: dobbiamo solo informarci e cercare di realizzare piccoli cambiamenti alle nostre abitudini che possono fare una grande differenza per il nostro Pianeta.
1. The impact of textile production and waste on the environment, EU Parliament, 2023
2. Green Deal: New proposals to make sustainable products the norm and boost Europe's resource independence, 2022