Rosario Fondacaro

Il nostro mondo sta attraversando una trasformazione culturale significativa, guidata da un'imperativa necessità inserire elementi di sostenibilità ambientale in tutte le nostre scelte. Nel 2022 la diffusione di dispositivi elettronici è pari a 4,5 miliardi di unità con una stima di emissioni pari a 146 milioni di tonnellate di CO2⁽¹⁾. In questo contesto, un ripensamento al ciclo di vita dei dispositivi elettronici emerge come un passo concreto verso la riduzione dell'impatto ambientale. Tra i dispositivi maggiormente diffusi che usiamo di più durante le nostre giornate, ho provato a fare una riflessione sugli smartphone.

Ogni anno, la produzione di dispositivi elettronici comporta un consumo significativo di risorse naturali e di energia. L’estrazione di minerali, la produzione di componenti, il trasporto globale: ogni fase ha un impatto ambientale importante.

L'adozione di smartphone “refurbished” significherebbe dare una seconda vita a dispositivi ancora perfettamente funzionanti. Il ricondizionamento è una procedura tecnica che sottopone i dispositivi usati a revisione completa, prevedendo la sostituzione di eventuali componenti difettosi e garantendo prestazioni pari a quelle di un dispositivo nuovo. Questa pratica estende il ciclo di vita degli smartphone, riducendo la necessità di produzione e il conseguente impatto ambientale rispetto alle risorse naturali per la realizzazione e al consumo di energia necessario per la produzione. Un cambiamento in questo senso contribuirebbe al nostro impegno collettivo per una gestione più sostenibile dei device rispetto all’ambiente e contribuirebbe significativamente alla riduzione dei rifiuti elettronici, un problema ambientale sempre più urgente.

L'adozione di smartphone ricondizionati si inserisce perfettamente nel concetto di economia circolare. Invece di seguire il tradizionale modello lineare di "produci, usa, getta", potremmo adottare un approccio circolare che favorirebbe il riutilizzo e la riciclabilità. Una transizione culturale verso l'economia circolare è cruciale per il nostro futuro sostenibile.

Oltre ai benefici ambientali, uno studio ha suggerito che l'acquisto di dispositivi ricondizionati consente di risparmiare fino al 91% di CO2 rispetto all'acquisto di un nuovo dispositivo a seconda del modello⁽²⁾, l'adozione di smartphone ricondizionati offrirebbe vantaggi economici tangibili. Gli utilizzatori potrebbero comunque accedere a dispositivi di alta qualità a costi inferiori rispetto ai nuovi modelli.