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Annual Review of Football Finance 2021

Il mercato calcistico europeo registra una contrazione per la prima volta dopo oltre un decennio

L’Annual Review of Football Finance è un’analisi completa delle tendenze finanziarie e delle prospettive per l'industria del calcio.

Secondo la 30° edizione dello studio “Annual Review of Football Finance” redatto dallo Sports Business Group di Deloitte, Il mercato del calcio europeo nel suo complesso ha subito una contrazione del 13%, arrivando a 25,2 miliardi di euro nella stagione 2019/20 (28,9 miliardi di euro nella stagione 2018/19) a causa della pandemia da COVID-19.

Key findings

 

  • Il mercato del calcio europeo ha subito una contrazione del -13% nella stagione 2019/20, i ricavi complessivi sono diminuiti di -3,7 miliardi di euro: questo è il primo calo dopo la crisi finanziaria globale nel 2008/09.
  • I cinque più grandi campionati europei (Premier League, Bundesliga, Serie A, Liga, Ligue 1) hanno generato 15,1 miliardi di euro di entrate nella stagione 2019/20 (vs 17 miliardi di euro in quella precedente), registrando un calo dell’11% rispetto all'anno precedente.
  • La Bundesliga ha registrato il calo più basso delle entrate totali (-4%) ed è stata la seconda lega più redditizia dei big five nel 2019/20, con 3,2 miliardi di euro di ricavi superando di poco la Liga (3,1 miliardi di euro).
  • La Serie A italiana ha registrato ricavi per 2,1 miliardi di euro, con un calo del -18%, e la Ligue 1 francese, l’unico campionato europeo dei cinque più grandi ad aver annullato la sua stagione in risposta al COVID-19, ha registrato ricavi per 1,6 miliardi di euro con un calo del -16%.
  • Come riportato da un recente studio Deloitte a giugno, le entrate dei club della Premier League sono diminuite del -13% da un record di 5,8 miliardi di euro nel 2018/19 a 5,1 miliardi di euro nel 2019/20, il primo calo delle entrate totali nella storia della Premier League e il fatturato più basso dal 2015/16.
  • Il ritorno al calcio giocato a porte chiuse in Italia (20 giugno 2020) ha comportato un calo di 50 milioni di euro (-18%) dei ricavi da stadio a 234 milioni di euro, ma data la storica mancanza di investimenti negli stadi italiani (e quindi ricavi da matchday relativamente bassi), in termini assoluti la diminuzione dei ricavi da stadio è stata quasi la metà di quella registrata da Premier League e La Liga, e un terzo del calo rispetto alla Bundesliga.
  • La massima serie italiana è stata l'unica lega dei "big five" a ridurre la spesa salariale totale nel 2019/20, con salari aggregati che sono scesi di 147 milioni di euro (-8%) a 1,6 miliardi di euro. Tuttavia, la riduzione dei ricavi causata dal COVID-19 ha portato il rapporto salari/entrate a salire al +78%, il livello più alto in 16 anni, poiché tre club hanno speso più per gli stipendi di quanto hanno prodotto in termini di entrate.
  • Le perdite operative aggregate dei club di Serie A sono notevolmente peggiorate nel 2019/20, da 17 a 274 milioni di euro, il peggior risultato dal 2001/02. La strada del ritorno alla redditività del calcio italiano nelle stagioni future appare impegnativa.

La crisi COVID-19 colpisce la redditività di tutta la Premier League

 

Come riportato da un recente studio Deloitte a giugno, i ricavi combinati dei club della Premier League sono diminuiti del 13% da un record di 5,8 miliardi di euro nel 2018/19 a 5,1 miliardi di euro nel 2019/20, il primo calo delle entrate totali nella storia della Premier League. Nonostante ciò, in termini di entrate, la Premier League era ancora del 60% più grande del suo competitor più vicino, la Bundesliga, sebbene questo divario sia diminuito dal 73% nel 2018/19.

Dan Jones, partner e capo dello Sports Business Group di Deloitte, afferma:

Ci vorranno diversi anni prima che si conosca l’impatto finanziario complessivo della pandemia da COVID-19 sul calcio europeo. Ora stiamo iniziando a vedere la portata della pandemia sui club europei.

Va segnalato che mentre sono passati 16 mesi dalla pandemia che ha colpito l’Europa, l’analisi in questo studio si concentra sull’anno finanziario 2019/20 e quindi rappresenta solo, nella maggior parte dei casi, tre mesi di impatto del COVID-19. La sospensione dei campionati ha portato al disallineamento del completamento della stagione e dei periodi di rendicontazione finanziari tipici in Inghilterra, Spagna e Italia. Ciò porterà al riconoscimento di alcuni elementi di entrate e costi relativi alla stagione 2019/20 nell’anno finanziario che termina nel 2021, e quindi nell’edizione del prossimo anno.

Ciò che possiamo vedere chiaramente è la natura relativamente fissa della base di costo dei club d’élite e in particolare dei costi salariali. A causa della struttura pluriennale dei contratti dei giocatori, i club hanno trovato molto difficile compensare l’impatto sulle entrate causato dal COVID-19 riducendo i costi salariali. Sarà interessante vedere come si svilupperà l’equilibrio dei salari e dei ricavi nel 2020/21 e oltre, e se la crescita dei salari finora apparentemente inesorabile rallenterà, si fermerà o si invertirà.

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