L’analisi condotta da Deloitte mostra come i serviced apartments siano uno dei settori emergenti dell’Hospitality con maggiori potenzialità di sviluppo nei prossimi anni. L’Italia, in particolare, risulta essere la destinazione europea a più alta attrattività di investimenti, seguita da Spagna, Germania, Francia e Regno Unito. La maggior parte degli investitori, ritiene che l’investimento in serviced apartments sia molto più redditizio rispetto al settore residenziale. In termini di fatturato si stima per il mercato italiano una crescita media nel prossimo triennio pari a circa il 15%, con un tasso di occupazione annua superiore all’80% e un ADR medio di circa 300 euro a notte.
Il mercato real estate dei serviced apartments in Italia vedrà un incremento degli investimenti, spinti sia dalle politiche di espansione dei brand già presenti, sia dall'ingresso di nuovi operatori internazionali, attratti dalle previsioni di crescita dei principali indicatori economici. Si prevedono circa 350 nuove aperture per operatore, con investimenti che comprendono tra 11 e 50 unità per oltre il 50% degli intervistati. Tuttavia, tra coloro che non investiranno in Italia, il 64% segnala ostacoli come la mancanza di asset adeguati, mentre quasi il 30% è scoraggiato dalle difficoltà burocratiche.
Lo studio evidenzia una connessione tra politiche di sostenibilità ambientale e implementazione dell'Intelligenza Artificiale nell'hospitality. L'AI sta rivoluzionando il settore, dalla profilazione dei target alla gestione e monitoraggio dei consumi al fine di ridurre gli sprechi, aumentando i profitti e diminuendo i costi operativi. La sostenibilità assume analogamente un’importanza strategica rilevante, infatti circa il 20% degli investimenti per manutenzioni ordinarie è destinato a migliorare efficienza energetica e ridurre gli sprechi, con un impatto significativo sull’aumento del rental value (+23%) e del capital value degli immobili (+18%).
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