Con l'inizio della pandemia di COVID-19 le aziende biofarmaceutiche, sono state costrette a dare priorità agli investimenti in innovazione digitale, introducendo nuove tecnologie nei vari processi quotidiani. Significativi cambiamenti che ante pandemia avrebbero richiesto anni e che invece sono stati improvvisamente attuati in pochi mesi.
I leader intervistati dichiarano che le loro organizzazioni stanno dando priorità agli investimenti in AI (81%) e Cloud (71%) e solo una piccola percentuale ritiene che nei prossimi 5 anni investirà in AR/VR (19%) e IoT (24%). Tali investimenti miglioreranno la produttività della ricerca, ridurranno i costi di drug discovery e miglioreranno la diversità della pipeline di prodotti.
Secondo la maggioranza dei leader intervistati il processo di digitalizzazione continuerà nel futuro post pandemico con il medesimo livello di sviluppo, o anche più veloce, di quello avuto durante la pandemia e quindi non si attendono rallentamenti ai percorsi evolutivi. Tutto ciò sarà possibile grazie a investimenti mirati sia nella tecnologia che nell’organizzazione per cambiare lo status quo, secondo strategie coordinate e coerenti che coinvolgano in modo organico tutte le aree funzionali al fine di creare valore complessivo maggiore.