Un approfondimento sulle caratteristiche distintive della Generazione Z italiana e sul modo di relazionarsi con il mondo assicurativo.
Il settore assicurativo ha un ruolo di rilievo nell'economia dell’Eurozona e italiana, ma alle compagnie del mercato è richiesto oggi un cambiamento nei modelli di offerta a causa di mutevoli scenari economici e geopolitici ma soprattutto per l'emergere di nuovi target, con specifici bisogni e aspettative. Tra questi, la Generazione Z merita una riflessione dedicata.
Nell'ambito di uno studio Deloitte condotto in 9 paesi europei che analizza il punto di vista delle più giovani generazioni sul tema, il solo campione italiano di partecipanti alla survey evidenzia specifiche caratteristiche e conseguenti considerazioni in merito.
Key findings
Gen Z italiana e assicurazioni: conoscenze non adeguate
Nonostante la buona considerazione delle assicurazioni da parte della Generazione Z in Italia, che le ritiene necessarie (35% del campione), utili (32%) ed efficaci (28%), il nostro Paese registra il più basso tasso di penetrazione assicurativa. Alla base: incertezze economico-finanziarie (il 22% degli Gen Z italiani definisce le assicurazioni “costose”, rispetto al 19% di media degli altri paesi), dipendenza dal nucleo familiare (il 43% in Italia dichiara di vivere con i genitori, rispetto al 26% di media) e scarsa conoscenza del mondo assicurativo (il 70% in Italia dichiara una preparazione ritenuta non adeguata rispetto al 55% medio).
La minor penetrazione assicurativa registrata dallo studio, se correlata al maggior tasso di proprietà di asset quali auto e casa dichiarata dagli intervistati rispetto ai coetanei di altri Paesi, evidenzia opportunità di sviluppo su questo specifico target, anche alla luce di un percepito complessivamente positivo della GenZ nei confronti delle assicurazioni.
Marco Lancioni, Partner Deloitte Italia
I servizi aggiuntivi, il canale digitale e la sostenibilità
Se anche per la Gen Z italiana tra le priorità nei beni da assicurare ci sono Casa (41% del campione), Salute (37%), Vita dei familiari (36%) e propria (31%), questo cluster dimostra di tenere in considerazione anche altri aspetti, in misura maggiore rispetto alle altre generazioni, come ad esempio gli animali domestici, i dispositivi elettronici, i beni digitali e gli hobbies.
Proprio in tema di digitale, la Gen Z si mostra più propensa di altre generazioni (31% vs. 22%) a consentire il monitoraggio individuale dei propri rischi da parte della compagnia tramite dispositivi, pur tutelando i propri dati personali.
Infine, una specificità della Gen Z italiana (sia se confrontata con i coetanei europei, sia con le altre generazioni italiane) è l’attenzione all’aderenza dei prodotti a criteri di sostenibilità. Questo aspetto emerge soprattutto sulle polizze Casa e Motor.
Nel contesto attuale, per i player assicurativi emerge una sfida cruciale legata alla capacità di adattare il proprio modello di business alle esigenze della GenZ. Ciò è essenziale per intercettare oggi questo target, ma soprattutto per porre le basi di una relazione duratura nel prossimo futuro.
Luigi Onorato, Insurance Sector Leader Deloitte Italia