L’industria Aerospace & Defence (A&D) ha mostrato segnali di ripresa nel 2022, ma problemi legati alla supply chain e alla ricerca di talenti hanno continuato a limitare la crescita dei settori.
Il 2023, invece, potrebbe essere l’anno della svolta. Le ragioni di questo ottimismo sono basate sulla crescita di nuove tecnologie, usate soprattutto in mercati emergenti come la mobilità aerea avanzata (advanced air mobility - AAM) e la creazione di nuovi business model in ambito aerospaziale.
Con l’aumento del traffico passeggeri e degli ordini di nuovi aeromobili, il 2023 sarà l’anno della verità per l’aviazione. Nel 2022 la domanda di viaggi aerei è gradualmente aumentata, grazie alla stabilizzazione della pandemia. Anche se i valori non sono tornati ai livelli pre-pandemici, si stima ancora una traiettoria di crescita che, di conseguenza, caratterizza anche gli ordini di nuovi aeromobili con il 35% in più di veicoli richiesti rispetto al 2021.
Dopo un 2022 abbastanza stabile, nel 2023 è attesa una maggiore crescita del settore della Difesa, dovuto all’aumento dei budget nazionali in risposta alle crescenti tensioni geopolitiche.
Ad oggi, l’Italia si colloca all’11° posto al mondo per spese militari e sta gradualmente aumentando la propria spesa in ambito difesa con l’obiettivo di raggiungere, nei prossimi anni, il traguardo del 2% del PIL, corrispondente a circa 40 miliardi di euro.