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NextGen travellers and destinations

La visione di Deloitte e Google sulla trasformazione del settore turistico

Il turismo, motore chiave per la crescita sociale ed economica mondiale, ha subito un rallentamento senza precedenti con l'arrivo della pandemina ma ha dimostrato una straordinaria resilienza, con una ripresa che ha raggiunto l'88% nel 2023 rispetto ai livelli pre-2020. La crescita è però condizionata da una forte disparità tra regioni: Europa, Nord e Sud America hanno raggiunto livelli superiori alla situazione pre-pandemia, l'APAC è invece in fase di stagnazione.

Il nuovo studio "NextGen travellers and destinations: our vision on the tourism industry transformation", sviluppato in collaborazione tra Google e Deloitte, analizza l'evoluzione del settore dal 1990 e fornisce previsioni sul suo sviluppo fino al 2040, con l'obiettivo di indagare i profili dei viaggiatori e i cluster delle destinazioni, per aiutare operatori e distributori ad adattarsi e anticipare le tendenze future.

Turismo: un motore di crescita economica


Il settore turistico ha registrato una forte crescita dal 1975 al 2019, un periodo durante il quale il numero di arrivi internazionali in entrata in tutto il mondo è raddoppiato ogni 15 anni, raggiungendo quasi 1,5 miliardi di viaggiatori a livello globale.

Questa crescita ha contribuito allo sviluppo delle economie con:

  • Crescita economica: dal 2011 al 2019, il ritmo di crescita del turismo (circa 5%) ha superato quello dell'economia globale (circa 3%).
  • Occupazione e impatto sociale: tra il 2016 e il 2019, il turismo ha generato un posto di lavoro su dieci a livello mondiale, con forte presenza di donne, giovani e minoraze.
  • Impatto economico indiretto: 1 su 5 nuovi posti di lavoro è stato generato dal turismo tra il 2014 e il 2019. I suoi ricavi hanno inoltre un effetto moltiplicatore su altri settori.
  • Modernizzazione: Il settore attrae infrastrutture e investimenti diretti esteri, contribuendo a migliorare il livello di sviluppo del paese e la qualità della vita dei suoi cittadini.
  • Coesione sociale: Nel 2019, circa 1,5 miliardi di persone (quasi il 20% della popolazione mondiale) hanno viaggiato in tutto il mondo. Il numero cresce ogni anno, promuovendo lo scambio culturale e generando un impatto positivo sulla salute mentale.
  • Sostenibilità: per quanto generi oggi l'8% delle emissioni di carbonio mondiali, il settore ha un'ambiziosa agenda ESG e sta lavorando con aziende che hanno una solida roadmap per compensare i potenziali impatti negativi.
L'evoluzione dei viaggi: dagli anni '90 al 2023


Lo studio rivela che i paesi europei rappresentano la quota di mercato maggiore, nonostante una forte crescita dei mercati Africa e APAC nel periodo 2010-2019. In questo periodo la Cina è diventato il primo paese di origine dei turisti, raggiungendo il gruppo principale formato da Germania, USA, UK e Russia.
Se si analizzano i profili tipo dei viaggiatori a seconda dell’anzianità della popolazione nel paese d’origine, emergono quattro cluster: newcomers, amateurs, experienced e super-experienced. I newcomers, che includono paesi come Cina e India, e gli amateurs hanno avuto un tasso di crescita delle partenze maggiore nell’ultimo decennio.

Più cresce l’esperienza dei turisti, più aumentano i viaggi all’estero a scapito di quelli interni, con ripercussioni in termini di tempi di preparazione del viaggio, utilizzo di intermediari e scelta di accomodation.

Il futuro delle destinazioni: uno sguardo al 2040


Ci ritroviamo in un periodo di transizione economica, sociale e tecnologica, che vedrà il settore del turismo lungo alcune direttrici: movimenti culturali e sociali, cambiamento dei consumatori, trasformazione aziendale, crisi climatica e nuovi poteri economici e politici.
Tramite il nostro studio, prevediamo che il futuro del settore dei viaggi continuerà a dipendere molto dall’evoluzione della classe media a livello globale. Ai ritmi attuali, il numero totale dei viaggi raggiungerà nell’anno 2040 i 2,4 miliardi.

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