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Automotive Suppliers Survey 2022

Driving through challenging times

Un’esclusiva ricerca Deloitte – in collaborazione con la Fondazione Politecnico di Milano e ANFIA – per approfondire il sentiment delle imprese italiane nel campo della componentistica per auto.

 

Il settore Automotive sta oggi sperimentando l’effetto di eventi socioeconomici imprevisti, cambiamenti strutturali del mercato e grandi trasformazioni tecnologiche. Tutte le imprese della filiera sono quindi chiamate a rivedere piani e modelli di business, per mantenersi competitive in un contesto mutevole.

A livello globale, la produzione industriale non regge il passo con la domanda post-pandemia. Questo disallineamento – frutto delle carenze sulla supply chain, della riduzione degli scambi e del rincaro dell’energia – è accentuato dalla crisi geopolitica in Ucraina.

In tale contesto, le risorse introdotte dai governi e dalle istituzioni Europee (PNRR e misure NGEU) rappresentano opportunità di trasformazione e innovazione che devono essere sfruttate.

La ricerca
 

Qual è dunque la percezione delle imprese italiane in merito alle prospettive della filiera automotive? Quali le problematiche da affrontare? Su quali priorità incentrare le strategie di rilancio?
Per rispondere a questi temi, Deloitte ha realizzato insieme a Fondazione Politecnico di Milano e ANFIA un’indagine per ascoltare la voce delle imprese leader nei componenti auto. La ricerca è stata condotta nel secondo trimestre 2022 e ha coinvolto più di 100 figure apicali.

Key findings

 

  • Nonostante i problemi dell’attuale contesto nella filiera dei componenti auto, le aziende risultano ottimiste: quasi la metà (43%) si dichiara fiduciosa, solo il 16% esprime sfiducia.
  • Nello scenario internazionale, il 92% pone al primo posto fra le preoccupazioni l’aumento dei costi di produzione. In prospettiva futura risulta cruciale la sostenibilità (55%) e l’aumento dei costi nella logistica (50%).
  • Le imprese rivelano un’ampia eterogeneità di sfide e priorità: più della metà (53%) include ben 7 categorie diverse, a conferma dell’interconnessione delle variabili nel contesto di mercato.
  • L’ambito su cui più le imprese stanno investendo è lo sviluppo del capitale umano e delle competenze (86%), seguito dalle attività di innovazione e R&D (84%).
  • Il 49% delle imprese giudica di trovarsi già in una “fase di rilancio” e completo superamento della crisi pandemica.

L’indagine si è sviluppata lungo due prospettive: una generale, legata all’andamento della filiera automotive e ai rapporti con gli stakeholders, una più specifica, legata alle singole realtà aziendali, al loro grado di preparazione e alle strategie messe in campo.

Queste, nel dettaglio, le aree di analisi:

Nella parte preliminare di indagine, si è cercato di conoscere il grado di fiducia verso le prospettive economiche del prossimo triennio, attraverso quali fattori di rilancio, con quale ruolo e quali priorità da parte delle istituzioni (di categoria, locali, nazionali e internazionali).

Su questa scia, il focus è stato portato sulle sfide tecnologiche che attendono le imprese, sui macro-trend globali e sulle variabili legate al mutevole quadro politico-istituzionale a livello nazionale e internazionale, ivi compreso il contesto regolatorio.

Entrando nel vivo delle singole realtà aziendali, la ricerca ha voluto conoscere quali sono in primis le criticità strategiche e di assetto delle imprese, quelle verso cui sono orientate le priorità di tipo gestionale e quindi le priorità di investimento per i prossimi anni.

In conclusione, attraverso la survey è stata indagata la percezione di “readiness” da parte del management aziendale. Oggetto di analisi: le capacità di risposta alla crisi pandemica, le capacità a livello tecnologico, strategico, organizzativo, analitico, nel Risk Management e nella sostenibilità.

Scarica la nostra Automotive Suppliers Survey 2022 per conoscere nel dettaglio tutte le risposte.

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