L’evoluzione dei servizi e degli ecosistemi di mobilità richiede un adeguamento nei modelli di business degli operatori automotive, ma anche un potenziamento delle infrastrutture e un ripensamento delle logiche amministrative dei contesti urbani e dei relativi sistemi di trasporto.
È intorno a questi temi che Deloitte ha raccolto il punto di vista di expertise di riferimento nell’automotive.
Un dibattito incentrato sugli scenari attuali e futuri, sulle conseguenze per i diversi player del settore, sull’importanza della collaborazione fra imprese e istituzioni pubbliche e sulle nuove abitudini di mobilità dei cittadini.
Alla 4° edizione dell’Automotive Think Tank hanno partecipato:
La crescente urbanizzazione e le complessità nella gestione della viabilità cittadina rappresentano una sfida che coinvolge le istituzioni del territorio e gli attori del mondo auto. A entrambe le parti sono richieste nuove soluzioni che tengano al centro le esigenze dell'utente finale, sempre più orientato verso una mobilità integrata e personalizzabile. La "Servitization" richiederà infatti ai costruttori e rivenditori auto di diventare "mobility provider".
L'elettrico e più in generale le soluzioni sostenibili trainano i cambiamenti in corso nella mobilità cittadina, dove i legislatori sono chiamati a incentivare la multi-modalità e il “Mobility-as-a-Service” (MaaS). Su questo versante, le imprese della sharing mobility richiedono un supporto alle amministrazioni per garantire condizioni di mercato eque e tutelare i ritorni degli ingenti investimenti previsti.
Con l'obiettivo finale di creare nuovi "ecosistemi di mobilità", imprese e PA devono sfruttare un fattore abilitante come la digitalizzazione, in grado di fornire un’analisi sempre più granulare e sofisticata delle abitudini degli utenti e delle loro esigenze e preferenze di trasporto, già espresse o ancora latenti, attraverso il ricorso a big-data, predictive analytics e intelligenza artificiale.
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