A sette anni di distanza dall’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e dall’ufficializzazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, la sostenibilità assume un ruolo sempre più centrale nelle strategie delle società e nei progetti di sviluppo delle istituzioni europee, come confermato dagli ambiziosi obiettivi del Green Deal europeo.
Anche a livello italiano le informazioni di sostenibilità acquisiscono una sempre maggiore rilevanza, non solo indotta dalla rendicontazione obbligatoria prevista dal D.Lgs 254/2016 e dall’adozione della nuova Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), ma anche da una spinta crescente proveniente dal settore finanziario e dagli stakeholder di riferimento per le aziende, che porta all’esigenza di rispondere in maniera puntuale alle aspettative degli investitori.
Con l’obiettivo di rilevare e interpretare i trend e le evoluzioni in ambito di rendicontazione non finanziaria, Deloitte - con il supporto scientifico del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell'Università di Pavia - ha proseguito la sua attività di ricerca sulle Dichiarazioni di carattere non finanziario (“DNF”) pubblicate nel 2022.
In continuità con le precedenti edizioni, l’obiettivo dello studio è quello di valutare l’evoluzione dell’approccio alla rendicontazione delle informazioni di sostenibilità delle società italiane (200 le società analizzate - 152 operano in settori non finanziari e 48 sono afferenti al settore finanziario come banche e assicurazioni), con lo scopo di comprendere quanto queste abbiano accresciuto la loro capacità di cogliere le opportunità derivanti dall’applicazione del Decreto e dalle evoluzioni del contesto europeo.
L’analisi si focalizza su alcuni elementi fondamentali in ambito di rendicontazione di sostenibilità: governance di sostenibilità, analisi di materialità e stakeholder engagement, definizione di strategia ed obiettivi di sostenibilità, identificazione e gestione dei rischi collegati a fattori di sostenibilità, contrasto al cambiamento climatico, finanza sostenibile, impatti del Covid-19 e diversità, nonché un approfondimento sul tono e sulla leggibilità del reporting.