Donne, energia ed emancipazione economica

Ci sono due tesi ben note per quanto riguarda la crescita economica e la disparità di genere. La prima, secondo cui le diseguaglianze fra uomini e donne persistono in tutto il mondo e sono strettamente legate alla povertà e all'instabilità economica. La seconda sostiene che l'accesso all'energia moderna consente progressi economici. Fino ad oggi, tuttavia, la possibile relazione tra queste due teorie non è stata esplorata.

Che cosa lega l'accesso all'energia con le possibilità di emancipazione economica per le donne? In che modo si può ottenere una reale parità di genere attraverso l'accesso all'elettricità domestica? Quali sono i canali per attivare questo cambiamento e quanto sono significativi i benefici economici che ne deriverebbero per le donne? Le istituzioni governative possono ottenere risultati più significativi se si concentrano su programmi di sviluppo energetico mirati ad aumentare l’accesso all’energia domestica, che aiutano le donne a migliorare la propria qualità di vita e forniscono opportunità che generano reddito. Come possono farlo? In questo articolo, cerchiamo di rispondere a queste domande. Riteniamo che, sebbene vi siano molte aree di importanza cruciale per lo sviluppo delle donne, i programmi di accesso all'energia elettrica rappresentano un’opportunità importante che può permettergli di raggiungere l’emancipazione economica.

Il fattore di genere è stato considerato spesso nell’ambito dei programmi di sviluppo internazionale, dalla salute materna alla violenza di genere, all'educazione delle donne in tutto il mondo. Soddisfatte le esigenze di base, questi programmi si sono concentrati sullo sviluppo delle competenze, sull'accesso ai finanziamenti e al credito, sul sostegno alle donne imprenditrici e su sforzi volti ad aumentarne l'impegno economico. Altri programmi affrontano questioni sistemiche di genere come i diritti fondiari e le leggi sulla proprietà, la partecipazione politica e le leggi sulla parità di accesso. Tuttavia, il tema dell’accesso all’energia elettrica e il suo impatto su donne e ragazze, è meno prevalente e resta inesplorato.

Secondo la comunità di sviluppo internazionale, l’accesso ad una fonte stabile di energia, è un fattore essenziale per favorire la crescita economica. Ad esempio, le Nazioni Unite hanno lanciato l'iniziativa Sustainable Energy For All (SE4A) e nel 2013, il presidente Barack Obama ha lanciato Power Africa, un progetto volto a raddoppiare il numero di persone che hanno accesso all’elettricità nell'Africa sub-sahariana, dove attualmente due terzi della popolazione non lo possiede. In Asia, la Asian Development Bank ha lanciato l'Energy for All Partnership, che mira a fornire l'accesso a un'energia moderna sicura e conveniente a 100 milioni di persone nella regione entro il 2015. Queste iniziative internazionali hanno l’obiettivo di colmare il divario di genere attraverso l’accesso energetico e rappresentano degli sforzi significativi per ridurre le diseguaglianze.

Numerosi studi hanno dimostrato che la disuguaglianza di genere e la povertà sono strettamente intrecciate; di conseguenza, affrontare il primo tema significa mitigare il secondo. La mancanza di energia limita le opportunità, la creazione di posti di lavoro, lo sviluppo del business e l’accesso alla salute e all’istruzione. Sfruttare il legame fra questi due temi significa che, associando ai programmi di accesso all'energia delle attività per generare reddito, è possibile diminuire le disparità di genere e al tempo stesso dare stabilità economica. Il grafico riportato in basso sintetizza i dati raccolti in diversi paesi ed evidenzia il rapporto direttamente proporzionale fra la quantità della popolazione che ha un accesso all'elettricità e la sua parità di genere. Tuttavia, uomini e donne hanno bisogni energetici diversi. Il loro consumo energetico , infatti,può variare e di conseguenza anche il beneficio che ne traggono da un maggiore accesso. Ad esempio, un migliore accesso agli elettrodomestici che permettono di risparmiare moltissimo tempo in cucina è significativamente più trasformativo per le donne rispetto agli uomini, dato il ruolo domestico che continua a definirle.