Vita in Deloitte

Daniele Di Giovanni

Scopriamo la work-life integration experience di Daniele, Strategy, Analytics and M&A Consultant in Deloitte Consulting.

Ciao Daniele, come è cambiato il tuo modo di lavorare?

La quarantena ha cambiato moltissimo il modo di approcciarmi ai miei task lavorativi. Il lavoro agile ha significato per me, come per i miei colleghi, flessibilità e comodità, visto che ci ha permesso di lavorare stando vicini alle proprie famiglie e anche di fare meno rinunce nella nostra vita personale, offrendoci l’opportunità di portare avanti anche altre attività e progetti in parallelo agli impegni di lavoro, in un’ottica di work-life integration.
Uno dei fattori che è stato maggiormente condizionato da questa nuova modalità di lavoro da remoto è stata certamente la comunicazione con il team e i clienti: ciononostante ci siamo impegnati nel continuare a tenerci in contatto sfruttando tutte le potenzialità offerte dalla tecnologia, e i meeting virtuali sono diventati la nostra nuova quotidianità.

Con la riduzione degli spostamenti avrai guadagnato più tempo per te, come lo stai impiegando?

La maggiore flessibilità del lavoro da casa mi ha permesso di riscoprire tanti piccoli dettagli che davo per scontato prima della quarantena. Una fetta quotidiana del mio tempo libero la dedico allo sport, che mi aiuta molto a scaricare lo stress lavorativo e a staccare da una routine altrimenti sedentaria.
Agli inizi devo ammettere che non è stato semplice per chi, come me, era abituato a praticare queste attività in ambienti esterni come la palestra, ma con il tempo è diventata una parte imprescindibile della mia giornata. Su questo argomento devo ringraziare la mia ragazza, che è stata la mia compagna di allenamenti e la mia motivatrice: ogni volta che mi sentivo minimamente pigro mi sfidava dicendo che non ce l’avrei mai fatta ad allenarmi, sapendo bene che avrei cercato di smentirla subito!

Che consiglio daresti ai tuoi colleghi per trarre il meglio da queste giornate di lavoro agile?

Il mio consiglio è di fissare dei limiti netti tra lavoro e tempo personale. Stando a casa, rischi di avvertire quella sensazione di “zona grigia” che ti tiene incollato allo schermo oltre il dovuto, per mandare l’ultima mail o rivedere l’ultima slide; dedicare a noi stessi del tempo aiuta anche a lavorare meglio, ci dà una diversa freschezza mentale.
Nel mio caso inoltre, il rapporto con persone che sono amici prima che colleghi è stato cruciale per affrontare in maniera più leggera le giornate. Skype e Teams sono diventati i nostri uffici virtuali per lavorare fianco a fianco anche a km di distanza.

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