European Broadband Consumer Survey 2024

Durante il Mobile World Congress 2024 tenutosi a Barcellona dal 26 al 29 febbraio, sono stati presentati i risultati della prima edizione della European Broadband Consumer Survey 2024 di Deloitte. In questo studio, 13.000 consumatori europei - di cui 2.000 italiani - hanno fornito informazioni sul loro comportamento di utilizzo della banda larga. In particolare, lo studio dimostra che, nonostante le strutture eterogenee dei diversi mercati della banda larga, le esigenze dei consumatori europei sono allineate. I consumatori sono soddisfatti dei loro fornitori, tollerano connessioni relativamente inaffidabili, preferiscono la stabilità alla velocità e sono aperti all’utilizzo di connessioni mobili 4G/5G in sostituzione delle tradizionali linee telefoniche fisse.

L’affidabilità della banda larga per i consumatori

Tra i Paesi dell’Europa Occidentale, le differenze esistono soprattutto nel livello di velocità delle connessioni domestiche. Tuttavia, i consumatori dell’indagine condividono la stessa opinione circa il livello di affidabilità della banda larga domestica, non ritenuta soddisfacente in nessuno dei paesi coinvolti nell’analisi. Non meno di un quinto riscontra problemi almeno una volta al mese con la connessione a Internet, con i consumatori italiani (29%) e quelli tedeschi (31%) tra i più colpiti. Nonostante i difetti evidenziati, la maggioranza degli utenti europei è soddisfatta dei propri fornitori di servizi Internet domestici, che in Italia si attesta al 78%.

I fattori di scelta della connessione

Per la maggior parte dei consumatori europei l’aspetto più importante è la stabilità, preferita alla velocità. Il prezzo è un fattore di successo ancora molto importante, anche se gli italiani si dimostrano meno sensibili rispetto alle controparti europee. L’accesso al wireless fisso (FWA), inoltre, può essere una alternativa in Europa. Infatti, dallo studio emerge che più del 40% dei consumatori può immaginare di fare a meno di una connessione cablata, in particolare gli italiani (50%) e gli spagnoli (51%).

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