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Business Case Università di Pavia

L’iniziativa, frutto della collaborazione tra Monitor Deloitte e l’Università di Pavia, ha visto coinvolti circa 60 studenti della facoltà di “Economia e Gestione delle Imprese”, e ha permesso loro di vivere un’esperienza formativa costituita da un business case grazie al quale i partecipanti hanno potuto mettersi in gioco, scoprendo i processi e le metodologie di una società di consulenza e mettendo così finalmente in pratica le conoscenze apprese in ambito accademico.
Abbiamo intervistato gli studenti vincitori del business case e abbiamo chiesto loro di raccontarci cosa porteranno a casa da questa esperienza e cosa hanno apprezzato maggiormente della challenge vissuta.

Cosa ha significato per te quest’esperienza e cosa hai imparato da questa Challenge?

ALICE: Questa esperienza la valuto molto positivamente in quanto mi ha permesso di provare a lavorare con un team di persone che non conoscevo prima. Ritengo che per gli studenti universitari provare a svolgere lavori in team sia molto utile per il futuro lavorativo, in quanto saper collaborare è una skills sempre più richiesta nelle aziende.

ANDREA: Partecipare ad un progetto simile, ed essere stati guidati e valutati da esperti di una delle più grandi società di consulenza è stata un’esperienza che ha dato un assaggio di quello che è il mondo lavorativo nel quale ci ritroveremo al termine degli studi. Il lavoro di gruppo è stato molto coinvolgente, anche perché il settore nel quale ci siamo ritrovati ad operare (SVOD) è uno dei settori più vicini alla nostra generazione e nel quale spesso ci immergiamo nella nostra quotidianità. Inoltre, è stato interessante dare un senso pratico a ciò che studiamo nel nostro corso di studi e svolgere attività che sono state fondamentali al fine dell’elaborazione del progetto quali la divisione dei compiti, l’elaborazione di dati, e l’analisi economico-finanziaria della nostra iniziativa.

JARLIN: Quest’esperienza ha significato per me un’avventura nella quale ho potuto conoscere nuove persone che si sono rivelate dei veri compagni con il quale ho condiviso tempo, risate e mille emozioni. Non sapevo cosa mi aspettasse e sicuramente non mi sarei aspettato di incontrare delle persone così disponibili e con volontà di fare che rappresentano due valori che a mio parere mi rispecchiano, molto probabilmente è stato questo il motivo per il quale è stato facile integrarmi in quello che è diventato il nostro team. Da questa challenge ho imparato a confrontare le mie idee con quelle dei miei compagni, discuterne e giungere ad una conclusione. Inoltre, ho potuto migliorare anche la mia capacità di team working: credo che comunicazione e volontà di mettersi a disposizione del gruppo siano due aspetti fondamentali per ottenere ottimi risultati.

LUCA: Ho trovato questa esperienza molto formativa. Come nel Business Game, nel mondo reale si hanno tante incognite e altrettante informazioni; con questa esperienza ho imparato ad analizzare le informazioni e ad ipotizzare le incognite. L'esperienza al Business Game mi è servita per capire in linea generale le dinamiche interne all'azienda e la complessità di riuscire a rispondere alle esigenze di un mercato in continuo sviluppo.

PIERPAOLO: È stata un’esperienza molto interessante e formativa, perché innanzitutto, mi ha dato l’occasione di poter conoscere dei colleghi e delle persone fantastiche, con cui sin da subito siamo riusciti a trovare una forte sintonia e unione di intenti, infatti ci siamo impegnati a fondo per riuscire a vincere il Business Game. Inoltre, perché mi ha dato la chance di poter mettere in pratica le mie conoscenze e capacità per affrontare le sfide reali del mondo del lavoro. Sicuramente ho imparato che non è semplice riuscire a svolgere con successo il lavoro di consulente, a prescindere dal fatto che si faccia per una piccola o grande realtà aziendale, ma allo stesso tempo ho imparato che con spirito di sacrificio, buona volontà ed un ottimo team, nonostante i pochi mezzi a disposizione, è possibile riuscire a svolgere con successo il proprio lavoro.

VALERIA: Questa esperienza per me è iniziata come fosse un vero e proprio gioco, un'occasione per mettersi alla prova davanti ad una giuria di professionisti del Team Monitor Deloitte. Poi però ho preso a cuore la Challenge e sono entrata in un'ottica di sfida, non solo per mettere alla prova me con le mie skills acquisite durante gli studi e le precedenti esperienze lavorative, ma anche e soprattutto per migliorarmi e imparare il più possibile da persone esperte. Grazie a questa opportunità che ci è stata concessa, ho realizzato quanto sia fondamentale il lavoro di squadra affrontando tutto con impegno, determinazione e una grande motivazione. Ho appreso che non bisogna arrendersi al primo ostacolo e che spesso le idee non sono sufficienti in quanto per ottenere ottimi risultati è necessario andare a fondo e saperle concretizzare.

Cosa ti ha spinto ad intraprendere la Challenge e cosa ti è piaciuto della sfida?

ALICE: Ho deciso di partecipare a questa challenge perché mi entusiasmava l’idea di provare a trovare delle idee innovative per implementare il fatturato di una grande azienda. Della sfida mi ha affascinato la possibilità di analizzare i dati di bilancio di una grande multinazionale in quanto ritengo che siano dati analizzati solitamente solo dai migliori consulenti.

ANDREA: Al momento dell’annuncio di questo Business Game in collaborazione con Deloitte, è prevalsa la voglia di mettersi in gioco e di sfruttare un’opportunità che ha effettivamente portato esperienza e divertimento. La voglia è stata dettata principalmente dal fatto che abbiamo potuto mettere in atto le nostre capacità che insieme hanno dato successo al nostro lavoro di gruppo. Le ore trascorse insieme ai colleghi per la stesura del progetto, sono state piacevoli in quanto abbiamo condiviso le nostre idee e ci siamo confrontati al fine di riuscire a rendere il nostro progetto il più innovativo possibile. Al momento della presentazione dei lavori, è stato bello ‘’respirare’’ quell’aria competitiva che ha portato ogni gruppo a presentare al meglio il proprio progetto, e infine è stato ancor più bello condividere con il resto del team la gioia e la felicità di esser stati proclamati vincitori del Business Game.

JARLIN: Il voler mettere in pratica alcuni aspetti teorici e il voler mettermi in gioco mi hanno spinto ad intraprendere la Challenge, mentre confrontarmi con i miei compagni e cercare idee innovative sono stati i due aspetti di maggior piacere per me.

LUCA: Ho iniziato questa esperienza con tanta determinazione e voglia di mettermi in gioco, cercando di comprendere e allo stesso tempo apprendere quanto questa simulazione potesse darmi. Lavorando in gruppo e confrontando le mie idee con quelle degli altri componenti, mi sono sentito partecipe di qualcosa di importante; ho sentito la responsabilità delle mie azioni e delle mie decisioni come se quest'ultime fossero state prese in una realtà aziendale. Credo che, un po' di sana competitività, sia la spinta motivazionale giusta, in quanto ci permette di avere quel quid per raggiungere gli obiettivi.

PIERPAOLO: Ho deciso di intraprendere questa Challenge perché ero molto entusiasta di potermi mettere in gioco e di avere la possibilità di immedesimarmi nel ruolo di consulente per un’azienda multinazionale. Inoltre, ero anche stimolato dall’opportunità di poter lavorare in gruppo, soprattutto insieme a persone che non conoscevo prima di allora. Ho apprezzato la sfida proposta perché ci ha dato l’opportunità di mettere in pratica le conoscenze acquisite durante gli anni di studio, di dover spulciare numerosissime fonti per riuscire a trovare delle informazioni utili, ed ovviamente mi è piaciuto molto lavorare con i miei colleghi, con i quali, nonostante le difficoltà date dalla situazione in cui ci troviamo, siamo riusciti a stringere un bellissimo rapporto, che è andato oltre il Business Game.

VALERIA: Le sfide mi sono sempre piaciute e quando è stata annunciata la possibilità di prender parte a quest’iniziativa mi sono chiesta “Quale migliore occasione per mettermi in gioco?”. Il tema del Business Game che ci è stato proposto mi è parso subito molto interessante, stimolante e inoltre ho pensato che offrisse ampio spazio alla creatività. Quindi, con una giusta dose di spirito competitivo, ho accettato la sfida e mi sono messa in gioco. Questa Challenge offre l'occasione di potersi confrontare con se stessi, con le proprie abilità e intuizioni al fine di provare ad oltrepassare i propri limiti e migliorarsi sempre più. Grazie alle sinergie che si sono create all'interno del team con il quale ho affrontato la Challenge, siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi e a concretizzare le nostre idee. Sicuramente il potersi confrontare con altri gruppi cogliendo le diverse modalità di approccio al lavoro è stato stimolante, inoltre, l’essere valutati da una giuria di esperti che hanno posto quesiti e fatto considerazioni interessanti, ha apportato sicuramente un valore aggiunto.

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